Leggendo le frasi di Petrarca dal ritratto di Andrea del Sarto

Grazie ad un’attenta analisi da immagini ad alta definizione è possibile addirittura leggere cosa vi è scritto nella pagine ritratta nell’opera “Il Ritratto di ignota col “Petrarchino” di Andrea del Sarto:

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Ite, caldi sospiri, al freddo core,
rompete il ghiaccio che Pietà contende,
et se prego mortale al ciel s’intende,
morte o mercé sia fine al mio dolore.

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5Ite, dolci penser’, parlando fore
di quello ove ’l bel guardo non s’estende:
se pur sua asprezza o mia stella n’offende,
sarem fuor di speranza et fuor d’errore.

Dir se pò ben per voi, non forse a pieno,
10che ’l nostro stato è inquïeto et fosco,
sí come ’l suo pacifico et sereno.

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Gite securi omai, ch’Amor vèn vosco;
et ria fortuna pò ben venir meno,
s’ai segni del mio sol l’aere conosco.

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Si tratta dunque di “Ite, caldi sospiri, al freddo core” del Canzoniere “Rerum vulgarium fragmenta” di Francesco Petrarca.

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