Kalashnikov? E’ stato micidiale quanto Nobel

La fama di Mikhail Kalashnikov è legata alla sua invenzione di maggior successo, il fucile d’assalto AK-47, conosciuto in ogni parte del mondo con il nome del suo creatore.

Nato nel 1919 nella regione russa dell’Altai, è il diciassettesimo di 19 fratelli. Una famiglia umile di Kulaki, deportata in Siberia quando lui ha appena undici anni.

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Ingegnere autodidatta, gravemente ferito in combattimento durante la seconda guerra mondiale, approfitta della convalescenza per mettere a punto il progetto che lo avrebbe reso celebre. Nel 1947, entra in produzione l’Avtomat Klachnikova 1947, adottato poi dall’Armata rossa.

Il successo di questo fucile d’assalto è dovuto alla facilità di utilizzo e all’affidabilità. Caratteristiche che l’ingegnere Kalashnikov, nominato capo progettista di armi leggere, illustrava così:

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Mikhail Kalashnikov:
“Tutto ciò che è complicato è inutile. Tutto ciò che è utile è semplice. Questo è sempre stato il mio motto”.

Sebbene Kalaschnikov non si sia mai arricchito con i frutti della sua invenzione, l’AK-47 è diventato il prodotto di punta del Made in Russia: tanto apprezzato da non poter sfuggire alla contraffazione, come denunciava l’ingegnere:

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Mikhail Kalashnikov:
“Ci sono paesi che costruiscono Kalashnikov senza licenza. E’ un furto, un atto del tutto illegale”.

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Si stima che l’AK-47 abbia fatto più vittime della prima bomba atomica su Hiroshima. Un primato di cui Kalashnikov non considerava responsabile sé stesso, bensì i politici che – diceva – dovrebbero vegliare a che le armi siano usate solo a scopi difensivi. Andava però fiero del fatto che il suo fucile fosse apprezzato anche dai soldati americani in Vietnam.

Mikhail Kalachnikov:”Ho visto i militari statunitensi gettare i loro M16 e raccogliere l’AK-47 di fabbricazione sovietica. E non è finita qui, la stessa cosa è accaduta anche in Iraq. Il fatto è che i fucili M-16 non funzionano altrettanto bene in condizioni climatiche avverse”..

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A novant’anni, Mikhial Kalashnikov è stato decorato Eroe della Russia dal presidente Dimitri Medvedev: un riconoscimento che si aggiunge, tra gli altri, al premio Lenin, al premio Stalin, e a quello di Eroe del lavoro socialista.

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