Enna. Antonella Barbera, Paolo Capasso e Fabio Leone, hanno inviato un cannolo nello spazio, ai confini della stratosfera.
“SICILIAN SPACE PROGRAM” Potrebbe essere considerato il “primo programma spaziale siciliano” ovvero un esperimento scientifico / ironico perfettamente riuscito.
Con l’aiuto di un pallone sonda riempito di gas elio è stato portato ai confini dello spazio un cannolo alla ricotta con tanto di cilegina (realizzato in fimo da Laura Caccamo).
Il cannolo è stato montato a bordo della nave spaziale “Cannolo Transporter”, un’astronave “no cost” realizzata con materiali riciclati che si è rivelata infallibile.
Il pallone, decollato dalla Rocca di Cerere (Enna) ha quasi raggiunto la quota di 30 mila metri e, in assenza di pressione atmosferica, è esploso consentendo all’astronave di planare, con l’aiuto di un paracadute, in località Bompietro, sulle montagne dell’entroterra siciliano del palermitano.
ll lancio è stato effettuato giorno 2 feb 2014 alle ore 08:20 con tanto di autorizzazioni dell’ENAC, ENAV e del 41° Stormo di Sigonella.
L’intera missione spaziale è stata filmata da due telecamere economiche montate a bordo della Cannolo Transporter; nei filmati, il dolce tipico della tradizione siciliana si innalza in aria sopra le nuvole e sopra l’azzurro del cielo, mostrando l’oscurità del cosmo.
La sonda, sfidando il maltempo degli ultimi giorni, ha compiuto la sua missione consentendo ai tre ennesi di portare nello spazio un pezzo di Sicilia.
Perchè lanciare un cannolo nello spazio? I tre provetti astronauti considerano questo piccolo-grande gesto come un dono al cosmo, un tecnologico rito propiziatorio o ancora un semplice gesto ironico per far sorridere e sognare una terra in cui da decenni i primati sono tendenzialmente negativi.
Fonte news: www.vivisicilia.it