Ancora un marchio italiano che finisce in mani straniere: Indesit, storica azienda marchigiana di elettrodomestici, viene comprata da Whirlpool per 758 milioni di euro.
L’annuncio è arrivato dopo l’accordo con Fineldo per la cessione del 66,8% dei diritti di voto.
Il colosso americano acquisterà il 42,7% delle quote dalla holding dei Merloni e il 17,6% dai singoli membri della famiglia fondatrice.
Una volta terminata l’operazione, Whirlpool lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle quote restanti a 11 euro per azione.
Prudente la reazione dei sindacati, che ora chiedono il rispetto del piano industriale concordato a fine 2013. (Euronews).
Purtroppo quella di Indesit è solo l’ultima di una serie di grosse aziende, spesso anche dal nome storicamente famoso, ad abbandonare almeno sulla carta il nostro paese a favore di grandi multinazionali. L’impressione è che questa crisi economica partita da titoli e da banche stia aprendo delle ambigue possibilità ai colossi economici che vanno incontro ad aziende straniere oramai in svendita e che lo stesso collasso economico non risulti poco tanto tragico dal loro punto di vista, visti gli acquisti a dir poco soddisfacenti. In parole povere, è in casi come questi che si ottengono risposte da come e perchè sia nata la crisi in occidente e di come, evidentemente, a qualcuno fa comodo.