Paura è il termine più usato dai giornali arabi per la vittoria di Donald Trump, definito il “Gheddafi d’America” e paragonato persino a Benito Mussolini e Hitler. In realtà le motivazioni sembrano essere ben differenti: “I governi di Qatar e Arabia Saudita stanno fornendo supporto finanziario e logistico clandestino all’Isis e ad altri gruppi sunniti radicali nella regione”.
A scriverlo fu la stessa Hillary Clinton in una mail indirizzata nell’agosto del 2014 a John Podesta (da sempre uno dei più stretti collaboratori della famiglia Clinton ed oggi a capo della sua campagna elettorale).
In altre parole: la candidata alla Presidenza degli Stati Uniti riceveva enormi quantità di denaro da “stati canaglia” che lei stessa sa essere fiancheggiatori del terrorismo e ispiratori di coloro che poi in Usa e in Europa uccidono cittadini americani ed europei.
La mail, rilasciata da Wikileaks, è clamorosa. Se l’America fosse ancora una democrazia sana e non sottomessa ad un’élite tecnocratica e finanziaria che pilota crisi internazionali e guerre umanitarie (di cui la Clinton è la rappresentante), lo scandalo di questa mail avrebbe costretto la candidata democratica al ritiro. Evidentemente la vittoria di Trump è stata causata anche da una continua delusione di parte dell’elettorato, più o meno lo stesso che un tempo ha votato Obama chiedendo a gran voce un cambiamento.
Il VIDEO di PandoraTv elenca le reazioni del mondo sulla vittoria del magnate newyorkese: