Una delle principali sfide per lo sviluppo di pannelli solari è legata alla creazione di celle fotovoltaiche in grado di assorbire più energia solare possibile – senza surriscaldarsi fino al punto che da cominciare ad irradiare energia nell’atmosfera.
In passato, questo ha significato che le celle solari disponibili in commercio riescono convertire in energia circa il 30 per cento della luce solare assorbita. I ricercatori della Purdue University potrebbero aver trovato un modo per superare questo problema modificando un wafer di silicio regolare per assorbire più efficientemente l’energia a temperature più elevate rispetto al passato.
Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Applied Physics Letters, descrive come questi wafer in silicio possano essere rivestiti con pellicole sottili di tantalio e nitruro di silicio per migliorare la loro capacità di assorbire la luce solare. La superficie modificata è quindi in grado di assorbire selettivamente i fotoni entro un certo intervallo nello spettro della luce, riflettendo quelli che non possono essere utilizzati.
Le celle solari risultanti possono resistere a temperature fino a 535 gradi Celsius senza problemi di prestazioni o di stabilità e la conversione di uno sbalorditivo 50 per cento della luce solare in energia risulta così utilizzabile. Questa ricerca presenta alcune interessanti applicazioni – per esempio, la stessa pellicola potrebbe essere dipinta sulla superficie di specchi parabolici a specchio utilizzati negli impianti solari a concentrazione, al fine di renderli ancora più efficienti.
Mentre il film non è ancora pronto per ogni tipo di applicazione commerciale, dello studio gli autori sperano che possa ispirare gli altri a provare un approccio sperimentale simile per migliorare l’assorbimento solare.
Via Phsy.org
Immagini via Purdue University e Shutterstock