Una notizia che arriva dalla Coldiretti e ci riempie d’orgoglio, ecco cosa riporta il sito ufficiale: “L’extravergine di oliva viene promosso a “farmaco” per prevenire l’infarto e le altre malattie del cuore negli Stati Uniti, smentendo quanti vorrebbero tassarlo e marchiarlo con bollini neri e semafori rossi. Lo rende noto la Coldiretti in occasione della Giornata della Riscossa degli oli italiani promossa nei Mercati di Campagna Amica“.
La Food and Drugs Administration (Fda) statunitense indicherà sulle confezioni di olio extravergine d’oliva che contengono almeno il 70% di acido oleico, il beneficio che questo prodotto, top italiano, porta alla salute.
L’agenzia per la salute alimentare degli Stati Uniti suggerisce di scrivere sulle bottiglie che il consumo di circa mezzo cucchiaio di olio, senza aumentare le calorie complessive assunte quotidianamente garantisce un importante effetto di prevenzione per la salute. Infatti previene malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore.
La decisione è nata in risposta a tutti gli allarmismi e le tasse ingiustificate che alcuni paesi dell’Onu hanno introdotto per contrastare cibi definiti pericolosi, perchè ricchi di grassi, sale e zuccheri. Questo colpisce però alcuni prodotti che non dovrebbero invece rientrare in questa categoria, ma che essendo confezionati vengono tassati comunque, come appunto l’olio EVO italiano venduto dalla Gran Bretagna al Cile. Questo è un grande danno per un prodotto che è definito elisir di lunga vita. Il consumo di extravergine negli USA ha determinato negli ultimi venticinque anni un vero e proprio boom degli acquisti, facendo salire gli tra i maggiori acquirenti. La crescita a livello mondiale è salita del 49% e ha cambiato la dieta dei cittadini in molti Paesi.
La crescita delle vendite dell’olio evo è aumentata sporadicamente anche in altri paesi come il Giappone, dove i consumi sono aumentati di 8 volte, in Gran Bretagna addirittura si parla di una crescita del 247,6%. E questo ha visto anche una diffusione in moltissimi altri paesi come Cile, Brasile, Canada ecc…
Un prodotto dalle grandi potenzialità, l’olio Italiano contiene dal 72% al 83% di acido oleico, quindi una percentuale molto più alta di quella raccomandata dall’Fda.
Il timore di molti produttori locali è che per abbassare i costi di produzione, spesso si uniscano all’olio italiano, anche miscele provenienti da altri paesi, di scarsa qualità e questo possa precludere la qualità dell’olio evo nazionale. E’ molto difficile risalire alla provenienza dell’olio una volta miscelato e imbottigliato. Il consiglio è acquistare direttamente da produttori, meglio se locali, che facciano assaggiare l’olio prima di acquistarlo. Evitare di acquistare, invece bottiglie di grandi catene, soprattutto se sulle confezioni è riportata la dicitura “miscele di oli di oliva comunitari o non comunitari“, preferire la denominazione “ Dop” dove hanno utilizzato olive al 100% italiane. Ricordiamo che un olio Evo ottimo e fresco deve avere un colore verde e in bocca deve pizzicare.
Fonte: coldiretti.it
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