A quanti di voi non è mai capitato di passeggiare in una spiaggia del mediterraneo e ritrovare pquelli che a prima vista potrebbero sembrare pezzi di plastica o “gomma” ricoperti di sabbia? A volte, purtroppo, i sospetti possono essere facilmente confermati (visto il triste fenomeno dell’abbandono dei rifiuti) ma in altri casi, questi ritrovamenti potrebbero rappresentare una singolare traccia di vita marina del tutto organica:
Non tutti sanno infatti che la specie di mollusco Neverita josephinia, per riprodursi, causa il curioso fenomeno dei “collari di sabbia“. L’animale appartiene ad una specie di lumaca di mare predatrice, precisamente un mollusco gasteropode marino della famiglia Naticidae, le conchiglie lunari o natiche. Questa specie del genere Neverita vive nel Mediterraneo e nelle aree adiacenti dell’Oceano Atlantico. La documentazione fossile di questa specie risale all’oligocene (fascia di età: 23,03-0,012 milioni di anni fa). Questi fossili sono stati trovati in Ungheria, Germania, Grecia, Italia, Slovacchia, Spagna e Marocco. Ma da cosa dipendono i “collari di sabbia” da loro prodotti? Scopriamolo insieme:
I collari di sabbia sono le caratteristiche masse di uova di queste lumache. Queste masse di uova si trovano spesso intere, o talvolta in frammenti, su spiagge sabbiose dove vivono le lumache lunari, sia intertidalmente che subtidalmente. Quando sono intatte, i colletti di sabbia hanno la forma di una camicia staccabile o di un colletto camicetta vecchio stile (da cui il nome). Il collare di sabbia è costituito da granelli di sabbia cementati insieme da una matrice gelatinosa, con le uova incorporate contenute all’interno di svariate cellette nella matrice. Il collare è posato dalla lumaca lunare femminile e la dimensione del collare di sabbia fornisce un’indicazione della dimensione della lumaca femmina che lo ha deposto; specie più grandi di lumaca lunare depositano collari di sabbia più grandi:
Un nuovo colletto di sabbia sembra rigido e flessibile, come se fosse fatto di plastica. Ogni collare di sabbia contiene migliaia di capsule , ognuna delle quali ospita uno o più embrioni vivi . Nelle specie con sviluppo planctonico , questi embrioni si schiudono come veligeri bilobati . Dopo la schiusa delle uova, il collare di sabbia si disintegra. Dunque, opportuno risulta recuperare rifiuti dal mare, lasciando invece al loro posto questi importanti prodotti organici che garantiscono il prosieguo degli equilibri naturali nell’ecosistema marino. In ultimo, condividiamo qui sotto il link ad un video:
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