Agosto, caldo, sole e fatica. Queste sono le parole chiare di queste vicenda avvenuta a Caserta. Un cavallo muore stremato mentre trainava una botticella nel giardino della famosa Reggia. Questa non è una favola o una storia accaduta molti anni fa, è successo il 12 agosto 2020.
E’ successo molto probabilmente per uno scopo di mero guadagno. Per attirare i turisti che pur di far un selfie su una carrozza trainata da cavalli, pur di non faticare per arrivare dall’altra parte del giardino, pur di divertirsi: utilizza questi mezzi a discapito di poveri animali che a tutte le ore, sotto il sole e con il caldo infernale, sono costretti a trainare.
Massimo Pigoni, Vicepresidente nazionale Enpa ha commentato la vicenda: “E’ assurdo che al giorno d’oggi ancora si utilizzino gli animali per queste finalità, attività non più accettabili anche alla luce delle ormai accreditate conoscenze scientifiche ed etologiche che dimostrano senza ombra di dubbio che gli animali soffrono e patiscono esattamente come noi. L’Enpa combatterà questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a disposizione. In un Paese civile le botticelle dovrebbero scomparire immediatamente e per sempre”.
Queste sono cose che purtroppo da anni si cerca di contrastare, è accaduto a Caserta, ma la situazione è simile in molte altre località turistiche italiane. E’ diventata insostenibile, questi poveri cavalli vengono davvero maltrattati, sotto il sole e il caldo continuano a trainare pesanti carrozze e ieri uno di loro non ce l’ha fatta. Verrà effettuata l’autopsia sull’animale per capire chiaramente quali sono state le cause che hanno fatto crollare l’animale, anche se si possono facilmente immaginare.
Tutti possiamo fare la differenza in questa vicenda: basta non utilizzare più questo genere di mezzo anche se molto caratteristico, ma pericoloso per questi poveri animali, anche perchè l’uso di questi mezzi non è neanche propriamente economico. Se vogliamo fare la differenza utilizziamo le nostre gambe per muoverci e se non è possibile esistono mezzi di trasporto più consoni e forse anche più economici.
Fonte: Enpa
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