Il disastroso terremoto verificatosi in Croazia nel mese di gennaio del 2021 ha causato morte e devastazione in buona parte del paese nonché paura persino in altri paesi confinanti e non solo. Si è infatti trattato di un fenomeno che ha comportato distinte scosse sismiche anche a distanza di migliaia di Km, in un territorio che comprende l’Abruzzo e parte del meridione d’Italia. Tutto ciò è stato possibile a causa di una vera e propria compressione tra faglie distribuite tra le due sponde del Mediterraneo:
Come spiegato da un geologo italiano attraverso un filmato diffuso su YouTube cui link riportiamo qui sotto, infatti, quanto avvenuto è frutto di un movimento transpressivo che ha convolto la catena dell’Appennino italiano da un lato – con un movimento da sinistra verso destra – e il movimento delle Alpi Dinariche (Dinaridi) dall’altro. Dall’altra parte del Mediterraneo, la catena opposta spinge verso il senso opposto causando così una compressione pericolosa per gli esseri umani poiché causa scatenante di terremoti dal potenziale notevole. In base a queste osservazioni, per i geologi appare pressoche normale il verificarsi di frequenti (e, purtroppo, anche potenti!) terremoti. Queste osservazioni ci fanno capire che episodi di questo tipo, nella nostra epoca geologica, ci saranno sempre. Dovremmo dunque attivarci per adattarci a questa situazione ed introdurre i dovuti strumenti di prevenzione (come edifici antisismici, programmi di evacuazione e via dicendo). La faglia non si è mossa in maniera inversa ma anche con un rigetto laterale. Riportiamo qui sotto il link al video diffuso su TouTube (Canale: Geopop):
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