Sistema produce contemporaneamente energia ed acqua potabile dalle onde marine. Ecco come

L’acqua potabile e l’energia sono due grandi sfide per l’umanità. Una tecnologia sviluppata dalla società australiana Carnegie Wave Energy può risolvere questi due problemi contemporaneamente. Il sistema, soprannominato CETO, consente di trasofrmare le onde del mare in elettricità, dissalando l’acqua. Ecco come:

 

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foto embed: Wikipedia.org

Questo progetto è previsto dal 1999. Nel 2003 l’azienda ha sviluppato il primo prototipo e nel 2014 è giunta alla quinta versione già prodotta e pronta per l’uso. In quel periodo il sistema, che produceva un kilowatt di energia, ha iniziato a produrre 240 kW per boa, e nel 2017 è stato prodotto un modello che produce circa tre megawatt di energia. Ogni boa utilizzata nel CETO 5 è larga 11 metri, realizzata in acciaio e riempita con acqua di mare e schiuma, che fornisce una densità leggermente inferiore a quella dell’acqua, in modo da garantirne il galleggiamento. Quindi, anche se sono sotto la superficie, il rigonfiamento è sufficiente per generare energia. Oltre a sfruttare il movimento delle onde, le boe sono collegate ad una pompa, fissata al fondale:

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Questa pompa spinge l’acqua attraverso un tubo verso una centrale elettrica. Lì, l’enorme pressione fa girare le turbine che muovono i generatori. Questa stessa pressione ha un secondo utilizzo: dissalare l’acqua. Il processo di rimozione del sale dall’acqua avviene attraverso l’osmosi inversa. Ciò accade quando una soluzione salina e un corpo di acqua pura sono separati da una membrana, dove passano le molecole d’acqua, ma non passano gli ioni di sale. Questo processo richiede normalmente molta energia per ottenere la pressione ideale. Ma, approfittando della pressione naturale dell’oceano, viene esclusa la necessità di motori alimentati da combustibili fossili. Il primo impianto ad utilizzare CETO 5 con la doppia funzione è a Garden Island, in Australia, a tre chilometri dalla costa. Le tre boe utilizzate nella struttura sono collegate ad una centrale a terra, tramite cavi sottomarini. La possibilità di generare energia pulita mentre si produce acqua potabile è un’ottima alternativa per luoghi con risorse limitate. Link video:

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