In una brocca scoperte 651 monete d’argento romano con i volti di Augusto e Cesare, “coniate in Sud Italia, finite in Turchia” secondo gli studiosi

Scultura di Zeus ad Ezani (Aizanoi) – wikipedia.org

Una brocca di monete d’argento risalenti agli anni della fondazione dell’Impero Romano è stata dissotterrata in Turchia:

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L’Università di Pammukale ha coordinato l’operazione archeologica presso l’antica città greca di Aizanoi, il distretto di Cavdarhisar della moderna provincia di Kutahya. Le monete, inizialmente trovate nel 2019, sono state ora rivelate al pubblico:

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I 651 pezzi d’argento risalgono al regno del primo imperatore romano, Augusto, molti dei quali recano il suo volto. Altre monete mostrano i volti di Giulio Cesare, del suo assassino Bruto e di Marco Antonio, un tempo alleato ed eventuale nemico di Augusto:

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Cesare fu il primo uomo a Roma a coniare monete con la propria faccia, seguito ironicamente da Bruto, che aveva guidato una cospirazione per uccidere Cesare come “tiranno”. Il principale archeologo, il professor Elif Ozer, ha detto all’università che le monete erano state probabilmente portate ad Aizanoi, anche il sito di un tempio di Zeus ben conservato, da un alto soldato romano.

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Costituisce una collezione molto speciale e unica”, ha detto. Il professor Ozer ha affermato che la maggior parte delle monete sembra essere stata coniata nel sud Italia.

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