

Durante il periodo romano, Los Villaricos era un sito agricolo su larga scala, incentrato sulla produzione e lo stoccaggio dell’olio d’oliva. Negli anni successivi, elementi della villa furono riadattati al culto cristiano, mentre il patio centrale della villa fu adibito a necropoli, denominata ‘necropolis ad sanctos‘. Gli scavi in quest’area hanno portato alla luce un sarcofago lungo due metri, decorato con un motivo geometrico vorticoso e riproduzioni di foglie di edera, mentre sulla sua sommità è stato inciso un simbolo Chi Rho che è una forma di cristogramma sovrapponendo le prime due lettere (maiuscole) —chi e rho (ΧΡ)—della parola greca ΧΡΙΣΤΟΣ (Christos), in modo tale che il tratto verticale del rho intersechi il centro del chi:


Si ritiene che il sarcofago risalga al VI secolo dC, durante un periodo in cui ondate di tribù germaniche invasero gli ex territori romani, tra cui i Visigoti. Sotto i Visigoti, molte strutture romane furono abbandonate o riadattate, mentre parte del sito della villa fu costruita su una piccola chiesa cristiana nel V-VII secolo d.C. Rafael González Fernández, professore di Storia Antica dell’Università di Murcia, ha descritto la scoperta come “spettacolare e inaspettata, il che corrobora studi precedenti sulla cronologia della necropoli“. (Fonte: Università di Murcia). Link video: