La Cina ha acceso il suo “Sole artificiale”: molto più caldo della nostra stella, passo in avanti per energia pulita a fusione del plasma

L’Accademia delle scienze cinese ha annunciato l’accensione del suo “Sole artificiale” in netto anticipo rispetto alle aspettative iniziali:

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Il loro reattore tokomak “Sole artificiale” ha mantenuto un ciclo di plasma surriscaldato a 120 milioni di gradi Celsius (216 milioni di gradi Fahrenheit) per 1.056 secondi sbalorditivi, riferisce l’Istituto di fisica del plasma. Questo batte anche il precedente record di confinamento plasma di 390 secondi, stabilito dal tokamak Tore Supra in Francia nel 2003. Questa svolta, il reattore EAST (Experimental Advanced Superconducting Tokamak, o HT-7U) ha dimostrato un progresso significativo per la sperimentazione sulla fusione nella ricerca dell’energia di fusione. Riuscire nella generazione di quantità utilizzabili di energia tramite la fusione nucleare cambierebbe il mondo, ma è incredibilmente difficile da realizzare. Implica la replica dei processi che hanno luogo nel cuore di una stella, dove l’alta pressione e la temperatura comprimono i nuclei atomici così strettamente che si fondono per formare nuovi elementi:

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Nel caso delle stelle della sequenza principale, questi nuclei sono idrogeno, che si fondono per formare elio. Poiché un nucleo di elio è meno massiccio dei quattro nuclei di idrogeno che si fondono per crearlo, la massa in eccesso viene irradiata come calore e luce. Questo genera un’enorme quantità di energia, sufficiente per alimentare una stella, e gli scienziati si stanno sforzando di sfruttare lo stesso processo qui sulla Terra. Ovviamente, c’è una sfida significativa nel creare il calore e la pressione che troviamo nel cuore di una stella e ci sono diverse tecnologie per affrontarli. In un tokamak, il plasma è surriscaldato e confinato a forma di toro, o ciambella, da potenti campi magnetici. Ma mantenere quel plasma confinato e surriscaldato per periodi di tempo più lunghi al fine di coltivare tempi di reazione più lunghi è un altro problema, poiché i plasmi surriscaldati sono caotici e turbolenti, soggetti a instabilità, con conseguente perdita:

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EST in precedenza aveva riportato un record di temperatura di 160 milioni di gradi Celsius (288 milioni di gradi Fahrenheit), mantenuto per 20 secondi (il nucleo del Sole, per il contesto, è di 15 milioni di gradi Celsius; il calore extra in un tokamak compensa la pressione più bassa). Il 30 dicembre 2021, solo in attesa del suo obiettivo di raggiungere i 1.000 secondi nel 2021, anche EAST ha battuto il record di tempo. Ma la strada per l’energia pulita prodotta dalla fusione del plasma ha ancora molta strada da fare. Al momento, in un generatore di fusione entra molta più energia di quanta ne possiamo ricavare ma allungare il tempo di confinamento del plasma è un passo avanti davvero importante per rendere la fusione del plasma autosufficiente una realtà. Link video:

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