Premessa: non tutti i cosiddetti “delfinari” sono uguali e non tutti vanno interpretati come luoghi non idonei ad ospitare cetacei di medie-piccole dimensioni. In alcune circostanze, infatti, è importante tutelare gli esemplari deboli, in recupero o in via di estinzione attraverso strutture artificiali capaci di garantire la sopravvivenza della specie. Fatta questa precisazione, passiamo ad un caso che, vista la sua gravità, non andrebbe affatto dimenticato. Parliamo di Kiska, un esemplare femmina di orca che – secondo quanto riportato da un’organizzazione animalista – “un tempo viveva felicemente con la sua famiglia nell’Oceano islandese” ma che poi “è diventata la balena più sola del mondo”. Il motivo di questa sensazione di solitudine sarebbe legato dalla separazione dai suoi simili. Un sentimento che sfocerebbe, in alcune circostanze, in comportamenti autolesivi:
This video was taken on Sept 4th, 2021. Anti-captivity activists entered MarineLand and observed Kiska, their last surviving orca bashing her head against the wall. Please watch and share. This cruelty must end. #FreeKiska pic.twitter.com/uKCxF1AScz
— Phil Demers (@walruswhisperer) September 8, 2021
“Le riprese video e le testimonianze oculari descrivono il suo comportamento come ripetitivo, immotivato e letargico. Quando non nuota in cerchi lenti, spesso galleggia sul posto, fissando il vuoto che è all’interno della sua vasca” – osservano gli animalisti. Si ritiene che Kiska, di circa 45 anni, sia stata catturata nelle acque al largo dell’Islanda nel 1979 per essere trasferita presso MarineLand, un parco acquatico situato nei pressi delle famose Cascate del Niagara, nello stato dell’Ontario (USA). L’ attivista ed ex dipendente di MarineLand Phil Demers, 44 anni, ha affermato che “la sua salute fisica e mentale si sta deteriorando” sostenendo che “Kiska è l’ultima orca sopravvissuta a MarineLand”. Essendo abituate a percorrere anche 40 miglia al giorno, le orche sono animali poco adatti a vivere in cattività e spesso spazi limitati, uniti alla solitudine, possono causare loro gravi malattie mentali. L’orca è nel parco acquatico dal 2011 ma si spera in un cambiamento per aiutarla a vivere in maniera più serena. Per salvare Kiska lo scorso anno è stata lanciata anche una petizione, firmata da oltre 400mila persone ma nel 2022 l’orca – che agli occhi degli animalisti appare sempre più disperata e autolesionista – è ancora lì, sola nella sua vasca. Un altro video:
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