L’85% della produzione mondiale di lino proviene dalla Francia e il lino può essere riciclato in pellet per il riscaldamento in modo ecologico, economico e locale. Quando si tratta di materiali per il riscaldamento e combustibili, sappiamo che sarà necessario trovare delle alternative. I prezzi di legna, gas, elettricità o pellet sono alle stelle e le tensioni nel settore energetico sono molto presenti nella nostra quotidianità.
Da settimane la stampa parla molto del rischio di tagli alla luce, mancanza di legna e gas, ecc… Ora, un biocarburante sviluppato da Soels Electrotech potrebbe avere il suo momento. Questo innovativo biocarburante è prodotto dal lino.
Soels Electrotech lavora da circa dieci anni allo sviluppo del suo biocarburante: il pellet di lino. Tra un paio d’anni dovrebbero comparire sul mercato questi nuovi pellet. Olivier Soels, manager di Soels Electrotech , spiega che l’azienda ha una “storia” con l’industria del lino, che oggi è diventata imprescindibile. L’azienda equipaggia anche alcune macchine per la raccolta e la lavorazione della fibra di lino in Francia, che viene utilizzata per realizzare indumenti o per l’isolamento.
Il lino, un materiale per il futuro?
Il lino è una materia prima molto alla moda, ma possono essere utilizzati anche sottoprodotti del lino.
La pianta può essere paragonata ad una spiga di grano: c’è il grano e poi il gambo, che funge da paglia; Un po’ la stessa cosa accade con il lino, i rifiuti possono essere riutilizzati per fare pellet, un biocarburante. Le erbacce di lino sono già utilizzate come combustibile, ma per le caldaie delle grandi aziende. Pertanto, in risposta alla forte domanda, Gérard Soels, suo figlio Olivier Soels e Charles Themistocle hanno accettato la sfida di rivalutare le erbacce di lino come biocarburante. Per loro il lino ha un grande futuro e ci lavorano da 10 anni.
Come viene prodotto il tuo pellet di lino?
Non hanno aspettato la crisi energetica per lavorare al loro progetto: hanno capito subito che con il lino potevano produrre pellet simili al legno, con quasi lo stesso valore di isolamento termico. Per realizzare i loro pellet di lino, dovevano rimuovere la polvere e passare attraverso un sistema di compressione, operazione che veniva ripetuta da 9 a 10 volte per ottenere un pellet sufficientemente pressato.
Utilizzare il lino nella produzione di pellet significa anche lavorare in corto circuito, poiché nel nord della Francia ci sono molti campi di lino che diventano blu. La Francia produce l’85% del lino mondiale, eliminando così la sua dipendenza da legname o combustibili importati. Il produttore di caldaie Guntamatic ha già adattato le sue macchine ai pellet di lino. Pertanto, la preindustrializzazione è prevista tra pochi anni. Per quanto riguarda il prezzo per tonnellata, sarebbe anche molto più conveniente rispetto ai prezzi del pellet di legno raggiunti quest’anno.
