La storia dell’evoluzione della Terra non ha alcuna certezza e con ogni scoperta può riscriverla. Da poco è stata fatta una scoperta sul fondo del mare che può modificare totalmente l’evoluzione di una specie. Alcuni resti ritrovati sono conservati benissimo e anche questa cosa ha lasciato i ricercatori a bocca aperta.
Un team della National Science Agency Australiana (CSIRO) era impegnato in un’indagine sulla biodiversità all’interno della riserva naturale marina Cocos Islands Marine Park, che protegge buona parte del mare australiano. Raccogliendo reperti da analizzare, nella rete sono stati ritrovati alcuni noduli pietrosi di manganese. La loro forma era davvero insolita e quindi gli scienziati li hanno raccolti e analizzati. Cosa hanno scoperto? Una cosa davvero straordinaria:
Si trattava di denti appartenenti ad una nuova specie, mai vista prima. Sono stati trovati più di 750 denti di questo genere sul fondo marino. Si tratta sicuramente di denti legati a predatori, secondo l’archeologo che ha guidato la ricerca Glen Moore, sono un mix di denti di animali acquatici tra quali: squali antichi e moderni. Sembra ci siano denti di megalodonte e specie a lui vicina.
Oltre ai denti, sembra siano state trovate anche alcune ossa molto particolari, con molta probabilità deformate dal tempo e dall’acqua, ma appartenenti ad una specie nuova di squali. E’ possibile che i resti ritrovati risalgano ad un periodo storico che copre da cica 450milioni di anni fa ad oggi.
Questa scoperta riscrive la storia dell’evoluzione di alcune creature del mare e fa pensare che nei fondali oceanici ci siamo ancora creature ancora più grosse di squali che oggi conosciamo. Inoltre è molto strano che siano stati rinvenuti tutti questi resti di esemplari vissuti in periodi così lontani l’uno dall’altro. Ciò significa che c’è molto altro da scoprire.