L’ipotesi dell’intelligenza sociale afferma che le esigenze della vita sociale guidano l’evoluzione cognitiva:
Per comprendere le conseguenze cognitive della socialità, è anche importante studiare la variazione sociale all’interno delle specie. Per questo, un gruppo di ricercatori della University of the Sunshine Coast – autore di uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Nature – conferma che le gazze australiane selvatiche e allevate (Gymnorhina tibicen) in modo cooperativo, vivendo in grandi gruppi, dimostrano un aumento delle prestazioni cognitive, che è collegato a un maggiore successo riproduttivo:
L’esito della ricerca ha permesso agli scienziati di confermare la tesi che le prestazioni individuali sono altamente correlate in quattro compiti cognitivi, indicando un “fattore di intelligenza generale” che è alla base delle prestazioni cognitive. Test cognitivi ripetuti su giovani di età diverse hanno mostrato che la correlazione tra dimensione del gruppo e cognizione è emersa nei primi anni di vita, suggerendo che vivere in gruppi più grandi promuove lo sviluppo cognitivo. “Inoltre, abbiamo trovato un’associazione positiva tra le prestazioni del compito delle femmine e tre indicatori di successo riproduttivo, identificando così un beneficio selettivo di una maggiore performance cognitiva. Insieme, questi risultati forniscono prove intraspecifiche che la socialità può modellare lo sviluppo cognitivo e l’evoluzione” – hanno osservato gli scienziati. Tra i vari esperimenti effettuati nello studio, anche uno particolarmente affascinante:
Dopo aver introdotto momentaneamente un dispositivo gps in uno degli esemplari, i ricercatori hanno osservato come le altre gazze si siano impegnate a rimuovere con il becco il geolocalizzatore posto sul luogo simile. Un comportamento che non può che confermare le alte capacità sinergiche nonché l’altruismo tra le gazze, uccelli da sempre ritenuti particolarmente intelligenti.
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