Due ragazzi Angelo Giordano e Valerio Tanzarella di Ceglie Messapica, amici da una vita che sperimentano semi rari e antichi, stanno dando vita ad una realtà senza ogm e prodotti non salutari utilizzati per la coltivazione di circa il 70% delle colture terresti. Le multinazionali che producono semi sono le stesse che producono tutti quei farmaci chimici che le “aiutano” a crescere e questo è spaventoso.
Angelo è un agromono, mentre Valerio avvocato che ha lavorato nell’ufficio legale di Rai Cinema. Da circa cinque anni hanno aperto insieme “Ex terra” una società srl, anche benefit. Oltre ad avere profitti economici come qualsiasi altra azienda, il loro scopo è anche benefico, avendo fini etici. Insieme hanno un’azienda che si occupa di semi di varietà dimenticate, molto rare e preziose.
I nutraceutici sono dei principi nutrienti contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute. Quindi curandosi mangiando ortaggi e verdure. I due uomini raccontano di coltivare alcune varietà di pomodori, ad esempio, che hanno principi attivi 200 volte più forti rispetto ad altri tipi di pomodoro che invece troviamo ormai in serie al supermercato e che acquistiamo per inerzia.
Oggi il colosso Monsanto e Bayer ha appena sperimentato la fusione tra seme e farmaco in modo da farlo crescere già con il medicinale che “gli serve”, modificando totalmente la natura di quel seme e tutto ciò che potrebbe donare a livello nutrizionale, tutto questo per mantenere l’egemonia dei sementi.
Ma perchè anno dopo anno si è dato alle multinazionali questo potere? Dopo il secondo dopo guerra ha cominciato a diffondersi l’idea che l’agricoltura dovesse rivoluzionarsi e legarsi sempre più al settore dell’industria, utilizzando prodotti chimici, per puntare ad uno sviluppo industriale non indifferente. Hanno cominciato ad utilizzare fitofarmaci, a diffondersi semi con brevetto puntando alla diffusione di vegetali belli, formosi ma poveri di nutrienti.
I contadini sono spinti ad utilizzare questo genere di sementi perchè hanno una resa differente e sopratutto vengono riconosciuti i finanziamenti Europei. Il contadino non riesce a staccarsi dalla produzione di questo genere di varietà, perchè tutta la filiera è “schiava” di questa produzione standard. Producendo un certo tipo di pomodoro, l’azienda che si occuperà di trasformare il prodotto dopo la raccolta avrà, ad esempio, un macchinario che riconosce poche varietà di pomodori, proprio quelle diffuse dalle multinazionali. Tutto ciò che gira intorno a quel genere di prodotto è regolato in base alla tipologia di seme e semento. Il contadino non si rende conto di quanto sia potente e con un niente può abbattere il sistema.
Il 90% dei semi coltivati da questi due ragazzi è illegale? Tutte le varietà in commercio devono essere sicure per il consumatore, attendendo lunghi iter che in molti casi fanno passare la voglia di aspettare. Alcune specie, presenti sul mercato da centinaia di anni non si possono vendere proprio per questo motivo. Ma solitamente sono le varietà migliori, più ricche di nutrienti e tutto ciò non è solo mio o tuo, ma patrimonio della comunità. Angelo e Valerio non condannano chi vuole registrare il seme, ma sperano che venga fatto con scopi nobili e no semplicemente per guadagnarci.
A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un interessante video-approfondimento diffuso su YouTube: