Corvi e gazze rubano punte anti-uccelli per costruire i loro nidi, la scoperta degli scienziati – foto e video

Gli uccelli sono animali molto intelligenti, capaci di adattarsi ai cambiamenti, persino alle sfide lanciate dagli umani:

E’ il caso di abili corvidi hanno requisito le punte anti-uccelli – le lunghe strisce di bastoncini aghiformi usate per respingere gli uccelli dal posarsi sui tetti posti sugli stipiti delle porte o su altre strutture create dall’uomo – e hanno iniziato a usarle come materiale di nidificazione, secondo un nuovo articolo pubblicato questo settimana nella rivista Deinsea del National History Museum Rotterdam. “Anche per me come ricercatore di nidi, questi sono i nidi di uccelli più pazzi che abbia mai visto“, dice Auke-Florian Hiemstra, biologo del Naturalis Biodiversity Center nei Paesi Bassi, a Ian Sample del Guardian .

Let's start with crows. Crows seem to be able to build nests with anti-bird spikes! The spikes point inwards so they do not harm the bird. @HetNatuurhist in Rotterdam recently collected such a crow nest and you can see it in their museum! pic.twitter.com/fM4vrkvbOD

— Auke-Florian (@AukeFlorian) July 11, 2023

Secondo quanto appurato dal ricercatore, questi uccelli rapaci rimuovono le punte dagli edifici, lasciando dietro di sé strisce di colla rivelatrici dove una volta c’erano i pezzi di metallo, riferisce Emily Anthes per il New York Times. “È assolutamente affascinante”, commenta Mark Mainwaring , un ornitologo e ricercatore di nidi di uccelli presso la Bangor University in Galles che non è stato coinvolto nello studio. “Mostra quanto siano intuitivi questi uccelli e mostra una certa flessibilità per uscire e trovare questi nuovi materiali e usarli”. Corvi e gazze sono tra gli uccelli più intelligenti: non a caso, è stato documentato che entrambe le specie riconoscono il proprio riflesso in uno specchio e usano strumenti. Gli scienziati hanno cercato di rintracciare le gazze con dispositivi simili a zaini, solo per vedere gli uccelli aiutarsi a vicenda a rimuovere la tecnologia, secondo un articolo pubblicato lo scorso anno. Inoltre, gli esperti cognitivi hanno riferito che i corvi potevano comprendere un concetto di formazione di modelli che una volta si pensava fosse unico per gli umani. Ora, quell’elenco di abilità può includere il riutilizzo di punte di metallo, una strategia insolita che potrebbe ripagare gli uccelli, forse dando loro un vantaggio evolutivo, dice Hiemstra ad Adela Suliman del Washington Post . “Gli animali guardano sempre ai materiali per i propri guadagni”, dice alla pubblicazione.

Anarchist cockatoo rips out anti-bird spikes #HostileDesign #NatureIsHealing pic.twitter.com/OGGPPeN4Uq

— Kurt Kohlstedt (@KurtKohlstedt) October 12, 2021

Le due specie sembrano utilizzare le punte in modi piuttosto differenti: le gazze aggiungono le estremità appuntite rivolte verso l’esterno per proteggere i loro nidi a cupola, mentre i corvi tendono a rivolgere le punte verso l’interno, potenzialmente per il supporto strutturale. In un esempio, i ricercatori hanno calcolato che un nido di gazze fuori da un ospedale ad Anversa, in Belgio, comprendeva circa 50 metri di strisce di metallo e almeno 1.500 singole punte, scrive il Times. Questa tana ultra fortificata è come un “bunker per uccelli”, dice Hiemstra alla pubblicazione.

Ma il rovescio della medaglia, la pratica può danneggiare gli uccelli in alcune circostanze, dice Mainwaring al Post. Le punte di metallo potrebbero diventare troppo fredde per i pulcini di notte, per esempio. E l’utilizzo di altre forme di detriti come materiali per la nidificazione, in particolare spazzatura colorata e accattivante, potrebbe attirare involontariamente i predatori. Qualunque sia il compromesso, gli uccelli di tutto il mondo stanno raccogliendo materiali artificiali per costruire nidi. In un documento separato pubblicato questa settimana su Philosophical Transactions della Royal Society B, Mainwaring e un team di colleghi hanno trovato prove di nidi che incorporano materiali di fabbricazione umana in 176 specie di uccelli in tutti i continenti tranne l’Antartide . Il materiale trovato nei nidi includeva sacchetti di plastica, lenze da pesca, involucri di caramelle, salviette di carta, filo interdentale, cannucce e mozziconi di sigaretta.