Come i nostri antenati sono sopravissuti al freddo delle glaciazioni? Ecco la lunga (e dura) storia della sopravvivenza nel Plestiocene

I nostri antenati del Pleistocene, un’epoca geologica caratterizzata da cicli di glaciazioni e disgeli – in particolare tra il Pleistocene Medio (ovvero tra 125.000 e 780.000 anni fa) – hanno sviluppato diverse strategie per sopravvivere al freddo estremo:

Tecnologia e adattamento:

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  • Capanne e rifugi: Costruivano ripari con ossa, pelli di animali e rami, sfruttando il fuoco per riscaldarsi e cucinare.
  • Vestiario: Indossavano abiti di pelle cuciti e pellicce, adattandoli alle diverse condizioni climatiche.
  • Strumenti: Creavano utensili in pietra e osso per cacciare, lavorare le pelli e costruire rifugi.
  • Controllo del fuoco: Il fuoco era fondamentale per cucinare, riscaldarsi e illuminare le grotte durante le lunghe notti invernali.

Comportamento sociale e cooperazione:

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  • Caccia in gruppo: La caccia collettiva permetteva di catturare prede più grandi e resistenti al freddo, come mammut e bisonti.
  • Divisione del lavoro: All’interno del gruppo, i compiti venivano divisi in base alle capacità e all’età, favorendo la sopravvivenza di tutti.
  • Condivisione delle risorse: Il cibo e le pelli venivano condivisi all’interno del gruppo, garantendo la sopravvivenza anche dei più deboli.
  • Migrazioni: In alcuni periodi, le migrazioni verso climi più temperati permettevano di sfuggire al freddo glaciale.

Fattori fisiologici:

  • Termoregolazione: I nostri antenati avevano sviluppato una capacità di termoregolazione più efficiente rispetto ad altri primati, permettendo loro di mantenere la temperatura corporea costante anche in condizioni di freddo estremo.
  • Metabolismo: Un metabolismo più elevato permetteva di bruciare più calorie e generare più calore.
  • Depositi di grasso: L’accumulo di grasso corporeo durante i periodi di abbondanza fungeva da riserva energetica per superare i periodi di carestia invernale.

Evoluzione:

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  • Adattamento genetico: Nel corso di migliaia di anni, si è verificata una selezione naturale di individui con caratteristiche genetiche favorevoli alla sopravvivenza al freddo, come una maggiore massa corporea e una pelle più spessa.
  • Cambiamenti fisiologici: L’evoluzione ha portato a una riduzione della superficie corporea rispetto al volume, favorendo la conservazione del calore.

La sopravvivenza al freddo delle glaciazioni è stata una sfida complessa che ha richiesto l’evoluzione di diverse strategie, dalla tecnologia e il comportamento sociale alle caratteristiche fisiologiche. La capacità di adattamento e la cooperazione sono stati fattori chiave che hanno permesso ai nostri antenati di prosperare in un ambiente ostile e in continua evoluzione.

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Per approfondire:

NB:

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  • Le informazioni fornite in questa risposta sono basate su ricerche scientifiche e studi archeologici.
  • La sopravvivenza al freddo delle glaciazioni è un argomento complesso e dibattuto, con diverse teorie e interpretazioni.
  • La ricerca in questo campo è in continua evoluzione e nuove scoperte possono arricchire la nostra conoscenza del periodo Pleistocene e delle strategie di sopravvivenza dei nostri antenati.

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