La superficie ribollente di una stella lontana è stata catturata in video per la prima volta in assoluto

Gli astronomi hanno ottenuto le prime immagini dettagliate dell’attività turbolenta di una stella diversa dal nostro sole: attraverso un video time-lapse pubblicato l’11 settembre 2024, è stato possibile mostrare al pubblico enormi bolle di gas che ribollono su una stella vicina chiamata R Doradus, una gigante rossa circa 300 volte più grande del nostro sole che si trova a circa 180 anni luce di distanza, nella costellazione meridionale del Dorado. Come una zuppa bollente su un fornello, il materiale rovente della stella erutta sulla sua superficie in bolle, che gli astronomi stimano si gonfino fino a ben 75 volte le dimensioni del nostro sole.

“È spettacolare che ora possiamo visualizzare direttamente i dettagli sulla superficie di stelle così lontane”, ha affermato in una dichiarazione Behzad Bojnodi Arbab, uno studente di dottorato presso la Chalmers University of Technology (in Svezia) e coautore di un nuovo studio sulle osservazioni, pubblicato mercoledì sulla rivista Nature. Grazie alle ultime immagini, gli astronomi possono ora “osservare la fisica che fino ad ora era per lo più osservabile solo nel nostro sole”, ha aggiunto Arbab.

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Il video è composto dalle migliori immagini di sempre della superficie caotica della stella, catturate da una rete di radiotelescopi in Cile chiamata Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, o ALMA in breve. Le immagini mostrano le bolle di plasma, che sono guidate dal calore che sale dal nucleo della stella, che si schiantano sulla sua superficie così violentemente che sembrano deformare leggermente la stella. “Non ci saremmo mai aspettati che i dati fossero di così alta qualità da consentirci di osservare così tanti dettagli della convezione sulla superficie stellare”, ha affermato in una dichiarazione l’autore principale dello studio, Wouter Vlemmings, professore alla Chalmers University of Technology. Dalle ultime istantanee di R Doradus, catturate da ALMA da inizio luglio ad agosto dell’anno scorso, Vlemmings e i suoi colleghi stimano che le bolle di plasma della stella salgano e scendano secondo un ciclo di un mese, ovvero più velocemente della sequenza temporale seguita da simili celle convettive abbondanti sulla superficie del nostro sole. Link video:

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Fonti:

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