Nel 2024, un paziente affetto da cancro ai polmoni ricoverato presso l’UCLH (University College London Hospitals) ha fatto la storia diventando il primo a ricevere un innovativo vaccino contro il cancro, progettato per preparare il sistema immunitario a riconoscere e combattere le cellule tumorali. Questo segna un importante passo avanti nella lotta contro il carcinoma polmonare, una delle principali cause di morte per cancro a livello globale. Tuttavia, la tecnologia a mRNA torna a fari discutere:
L’Immunoterapia a mRNA: Un Approccio Innovativo
Il vaccino, sviluppato dalla società biotecnologica tedesca BioNTech, rappresenta la prima applicazione di questa immunoterapia in una sperimentazione clinica sul cancro ai polmoni nel Regno Unito. L’immunoterapia sperimentale, nota come BNT116, utilizza un RNA messaggero (mRNA) per presentare al sistema immunitario i marcatori tumorali comuni del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC). L’obiettivo è quello di aiutare il sistema immunitario a riconoscere e combattere le cellule tumorali che esprimono questi marcatori, potenziando così le risposte immunitarie specifiche. A differenza della chemioterapia, che può danneggiare sia le cellule tumorali che quelle sane, il vaccino BNT116 è stato progettato per ridurre il rischio di tossicità per le cellule sane, concentrandosi invece sui bersagli espressi principalmente dalle cellule tumorali. Sui social e su alcuni siti web di informazione critica sono stati messi in dubbio gli effetti a lungo termine dell’mRNA, anche se l’Aifa italiana ha dichiarato che «L’mRNA del vaccino non resta nell’organismo, ma si degrada poco dopo la vaccinazione».
Un’Iniziativa Promettente
Il dottor Siow Ming Lee, consulente oncologo medico dell’UCLH e responsabile dello studio nazionale, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa. “Il cancro ai polmoni rimane la principale causa di morte per cancro in tutto il mondo, con una stima di 1,8 milioni di decessi nel 2020”, ha affermato. “Stiamo entrando in questa nuova ed entusiasmante era di sperimentazioni cliniche sull’immunoterapia basata sull’mRNA per studiare il trattamento del cancro ai polmoni.” Il progetto è supportato dal Centro di Ricerca Biomedica del National Institute for Health and Care Research (NIHR) presso l’UCLH e mira a migliorare i risultati per i pazienti affetti da NSCLC, sia in fase iniziale che avanzata.
Obiettivi dello Studio:
L’obiettivo principale di questo studio è determinare la sicurezza e la tollerabilità del vaccino BNT116. La sperimentazione arruolerà pazienti in diversi stadi di NSCLC, da quelli in fase iniziale, prima dell’intervento chirurgico o della radioterapia, a quelli in fase avanzata o con recidiva. Circa 130 partecipanti saranno coinvolti nello studio, distribuiti in 34 centri di ricerca in sette Paesi, con sei centri selezionati nel Regno Unito. Lo studio si propone di stabilire il profilo di sicurezza e una dose sicura della monoterapia con BNT116, oltre a valutare l’efficacia del vaccino in combinazione con trattamenti consolidati per il NSCLC. L’obiettivo è verificare se BNT116 possa avere un effetto antitumorale sinergico quando somministrato insieme a trattamenti chemioterapici o immunoterapici già in uso.
La sperimentazione del vaccino BNT116 rappresenterebbe, secondo gli autori della ricerca, un passo significativo nella ricerca sul cancro ai polmoni, offrendo nuove speranze per i pazienti e aprendo la strada a trattamenti più mirati e meno tossici. Tuttavia, occorre tener presente che il primo vero passo per contrastare la diffusione di questa temuta malattia resta la prevenzione: evitare il fumo (sia attivo che passivo), l‘esposizione ad agenti inquinanti ed un‘alimentazione ricca di antiossidanti e povera di zuccheri e grassi cattivi può aiutarci a ridurre il rischio.
Fonte:
- https://www.aifa.gov.it/vaccini-mrna
- https://www.uclh.nhs.uk/news/first-uk-patient-receives-innovative-lung-cancer-vaccine
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