I cacciatori di fossili hanno riportato alla luce i resti fossili di pulci giganti risalenti al Giurassico. Molto simili alle pulci moderne ma grandi dieci volte tanto, erano provviste di grandi e lunghi “tubi” per succhiare il sangue dei dinosauri, utilizzando le spine presenti sui loro corpi e gli artigli affilati sulle gambe per aggrapparsi alla pelliccia e alle piume delle loro prede. “Non saltavano, la loro biologia è molto diversa.”, ha dichiarato Andre Nel, un paleontologo del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi. Le antiche pulci potrebbero essersi nutrite del sangue di pterosauri, e forse anche di quello dei primi mammiferi. Un team internazionale di ricercatori provenienti da Cina, Francia e Stati Uniti ha esaminato nove pulci fossili recentemente rinvenute in due siti in Cina. Cinque dei campioni, ritrovati a Ningcheng County, nella Mongolia interna, si ritiene siano vecchi di 165 milioni di anni. E molto importante il fatto che le pulci siano state trovate in questo ambiente perché si trattava di un antico lago. Probabilmente le “vittime” di questi insetti si sono immersi nell’acqua del lago, oppure sono morti in acqua causando quindi anche la morte dagli insetti. Quattro altri esemplari provenienti da uno sperone roccioso in provincia di Liaoning nel nordest della Cina sembra siano vecchi di 125 milioni di anni. Alcuni dei fossili sono stati scoperti da persone che vivono nelle campagne, che hanno venduto i campioni agli scienziati. Gli insetti sono così ben conservati che i ricercatori hanno potuto identificare gli artigli su ogni zampa dotate di piccoli denti utilizzati per aggrapparsi. Le femmine avevano corpi più grandi rispetto ai maschi come testimonia questa foto:
La scoperta fornisce ai ricercatori una rara visione di come le pulci si siano evolute, e fanno notare come i lunghi tubi lunghi dentellati e gli artigli degli insetti si siano evoluti da prima per gli animali pelosi o per i dinosauri piumati e in seguito e per i mammiferi e gli uccelli.
