Con più 930 persone morte, l’epidemia di Ebola in Africa Occidentale è la più grave dalla scoperta del virus nel 1976. Una seconda persona che aveva contratto la febbre emorragica da virus Ebola è morta in Nigeria. Un’infermia il cui decesso, avvenuto a Lagos, metropoli di oltre 5 milioni di abitanti, lascia temere l’estendersi dell’epidemia che ha colpito principalmente Liberia, Sierra Leone e Guinea.
Il Ministero della Sanità nigeriano ha richiesto alle autorità sanitarie statunitensi di poter acquisire dosi del medicinale sperimentale che sta avendo effetti positivi sui due cittadini americani infettati e curati negli Stati Uniti. Un passo prematuro secondo il Presidente Barack Obama che ha parlato al vertice Africa-Stati Uniti:
“Credo che dobbiamo lasciare che siano gli scienziati a guidarci. Non credo che abbiamo ancora tutte le informazioni necessarie per capire se queste cure sono davvero efficaci. Quel che invece sappiamo è che – sia ora che in passato – il virus Ebola è controllabile attraverso una rigida e efficacie struttura sanitaria” ha detto.
Il Comitato d’Emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si riunisce per valutare i rischi di una diffusione a livello internazionale dei casi di Ebola. Mentre un volo militare spagnolo diretto a Monrovia, in Liberia, riporterà a Madrid Miguel Pajares, 75 anni, missionario risultato positivo al virus.