Una vittima e 60 feriti è per l’esplosione nel maggiore hub di gas di Baumgarten in Austria. L’hub di Baumgarten distribuisce gas in Austria proveniente dalla Russia e dalla Norvegia in Austria. Situato vicino al confine con la Slovacchia, è uno dei più importanti d’Europa. “L’esplosione è avvenuta alle 08:45 ed è stata seguita da un incendio: la situazione è sotto controllo“, ha fatto sapere la polizia. Le cause dell’incidente non sono chiare. Su Twitter circolano immagini del rogo seguito all’esplosione. Per ora non sono chiare le cause dell’esplosione. Il terminal di Baumgarten è il principale snodo per la distribuzione del gas che arriva in Austria dalla Russia e dalla Norvegia. Con una capacità di 40 miliardi di metri cubi, l’infrastruttura inaugurata nel 1959 è uno dei principali hug gasieri in Europa centrale e serve anche il Nord Italia.
L’esplosione rischia di causare l’interruzione delle consegne di gas verso l’Italia e la Croazia. Lo ha reso noto un portavoce dell’operatore del sito, Gas Connect Austria, una controllata al 51% del gruppo austriaco di energia OMV, secondo cui l’esplosione è stata seguita da un incendio che ha causato “danni significativi”. Il sito, che è stato evacuato, è stato messo in “modalita’ sicura” e “sono possibili interruzioni delle consegne in Italia e in Croazia” ha affermato il portavoce Armin Teichert. Il terminal di Baumgarten è uno dei principali hub del gas dell’Europa centrale per il gas che arriva dalla Russia e dalla Norvegia e serve anche parte dell’ovest del continente attraverso la Germania. Questo ultimo collegamento non è stato compromesso, ha assicurato Teichert. Con una capacità annua di 40 miliardi di metri cubi, questa infrastruttura tratta 6 milioni di metri cubi di gas all’ora in questo periodo dell’anno, secondo Gas Connect.
Mentre in Puglia si parla di gasdotto proveniente dall’Azerbaigian, in Germania ed in altri paesi del mondo si parla sempre di più di energie alternative: intere comunità usufruiscono di energia a “KM0” proveniente da impianti geotermici, pannelli solari, eolico e persino moto ondoso. Mentre in Italia ed in Austria si parla ancora oggi di gasdotti costruiti da multinazionali che, ci dicono, sarebbero sicuri. Certo, come no. VIDEO: