Un chilo di pane ha un costo quasi fisso, ma a volte, in alcuni negozi, costa molto meno: per consentire un prezzo basso alcuni produttori utilizzano tecniche che consentono loro di abbassare i prezzi, ma senza rendersi conto che, così facendo, mettono a rischio la salute dei consumatori. A parte la questione farina 00, considerata un vero e proprio “veleno” per alcuni nutrizionisti che consigliano invece il consumo di pane a base di farine integrali, Daniel Rabino, capo del dipartimento di igiene alimentare del Ministero della salute Mendoza (Argentina) ha spiegato che l’informalità è accompagnata da un prezzo di vendita più basso, ma che questo porta al prodotto con una qualità inferiore.
l rischio di informalità è di consumare questa sostanza (bromato di potassio) che è cancerogena e mette a rischio la salute della popolazione”, ha insistito Rabino.
D’altra parte, ha detto che ‘la farina miglioratore’ non altera le caratteristiche organolettiche del pane (gusto e l’aroma), d’altra parte, una migliore cottura può farlo sembrare di buona qualità, per cui i consumatori non possono rilevare a colpo d’occhio. Secondo lo specialista, il pane visto dal punto di vista microbiologico è a basso rischio, vale a dire che a causa della sua bassa umidità, è improbabile che si sviluppino microrganismi in grado di produrre un intossicazione alimentare, il problema si verifica quindi nel additivi chimici.
La raccomandazione principale di Rabino è, quindi, quella di “comprare in posti abilitati“. “Ciò implica che l’istituzione ha attraversato un controllo precedente e ha la capacità di funzionare bromatologicamente, ed è iscritta al dipartimento di igiene“, ha detto, aggiungendo che riduce le possibilità di intossicazione alimentare. Lo specialista ha ricordato che i mezzi per segnalare eventuali irregolarità che potrebbero mettere a rischio la popolazione, attraverso il sito web del Ministero della Salute.
“In posti come l’Argentina operano panifici clandestini che producono più di 15 sacchi di farina, con dipendenti in nero che lavorano 22:00-04:00 per iniziare la distribuzione alle 6″, ha aggiunto, osservando che i consumatori non notano le differenze e sostengono che coloro che rispettano le regole offrono pane agli stessi prezzi di quelli che non lo fanno.
Il bromato di potassio è il sale di potassio dell’acido bromico. A temperatura ambiente si presenta come un solido incolore inodore. È un composto cancerogeno, tossico. In chimica analitica viene utilizzato nella bromatometria. Impiegato in pane e crackers, potrebbe essere potenzialmente cancerogeno, secondo la classificazione dell’International Agency for te Research on Cancer di Lione. È usato come additivo alimentare con l’identificativo E924, in qualità di anti-agglomerante. Solitamente, attraverso la cottura, il bromato di potassio viene trasformato in bromito di potassio, che sarebbe innocuo. Negli Stati Uniti se ne fa largo uso. Infatti, secondo un’indagine condotta dall’Environmental Working Group, che ha realizzato una specifica banca dati alimentare, l’additivo sarebbe presente in almeno 86 prodotti da forno comunemente venduti negli USA. In Europa, proprio per i rischi connessi all’uso di questa sostanza, ne è stato vietato l’uso. E’ vietato anche in Brasile e in Canada. Tuttavia potrebbe essere accidentalmente venduto nei prodotti di esportazione o utilizzato clandestinamente in maniera illegale anche nei nostri paesi. In quei casi sarebbe opportuno denunciare.
Fonti:
https://losandes.com.ar/article/view?slug=advierten-sobre-el-peligro-de-comprar-pan-barato