E’ un’abitudine che in molti fanno, ma sbagliatissima. Buttare l’olio esausto dopo aver fritto o dopo aver aperto un barattolo sott’olio, nel lavandino o nel wc.
Forse non ce ne rendiamo conto, ma le conseguenze di questo semplice gesto sono devastanti.
L’olio esausto è tutto quello scarto utilizzato in cucina: olio di frittura,grassi di cottura o delle griglie, olio di prodotti inscatolati sott’olio.
L’olio utilizzato per la frittura ad esempio, assorbe tutte le sostanze tossiche della carbonizzazione e eliminandolo tramite lavandino o wc raggiungendo le fogne inquina le acque, fino a renderle non potabili.
Gettando l’olio nelle fogne, questo crea una specie di pellicola, che non dà la possibilità all’ossigeno di entrare in circolo e questo crea un problema nel funzionamento dei depuratori, rendendo l’acqua non potabile.
Per renderci conto di quanto sia grave il gesto di gettare l’olio esausto nelle fogne, un litro di olio può inquinare circa un chilometro quadrato, una cosa spaventosa se consideriamo che è una cattiva abitudine di molti. Non solo l’olio esausto inquina le acque ma rovina anche le tubature della fogna, otturando il lavandino.
Per smaltire l’olio esausto la cosa giusta da fare è portarlo in centri specializzati che lo raccolgono, come isole ecologiche, supermercati, anche scuole con appositi contenitori. Quest’olio avrà una nuova vita, verrà utilizzato per lubrificare macchinari agricoli o sarà trasformato in sapone.
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