Passione tartufi? Questa è dovuta ad una molecola simile al THC della cannabis, che da appunto una sensazione piacevole. Viene chiamata anche molecola dell’estasi.
Conosciuta con il nome scientifico di anandamide ( che significa appunto estasi), questa molecola è contenuta nei tartufi neri.
E’ stata scoperta da una ricerca effettuata in uno studio condotto dal Campus BioMedico di Roma in collaborazione coni botanici dell’Università dell’Aquila, e pubblicato sulla rivista Phytochemistry. Sarà per questo che il profumo e il sapore del tartufo attira in molti.
Nel momento in cui viene assunto l’anandamide, viene rilasciata una sostanza chimica che regala una sensazione di benessere e migliora anche l’umore. Mauro Maccarone, coordinatore della ricerca è convinto che proprio questa molecola attrae gli animali: “attrarre gli animali e spingerli a nutrirsene, di modo che le spore possano essere disseminate nell’ambiente e questo favorisca la diffusione dei tartufi stessi”.
Fin dal Medioevo il profumo del tartufo era considerato una specie di quinta essenza e regalava una sensazione estasiante.
Nella mitologia il tartufo nero è definito come afrodisiaco e si narra sia stato creato da Giove che aveva con grandi doti amatorie, mentre scagliava un fulmine contro una quercia.
A noi non resta che gustarci questa prelibatezza e lasciare che i professionisti continuino a studiare le molecole che regalano stati di benessere.
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