Le statue romane non erano bianche: studio svela i colori originali – video

Le opere d’arte superstiti a millenni di Storia dell’Impero Romano appaiono oggigiorno dal caratteristico colore pallido, tipico della materia marmorea. Ma all’epoca in cui furono progettate ed esposte per rappresentare pubblicamente illustri personaggi romani, erano esattamente così come le vediamo oggi? In realtà, studi approfonditi dimostrano che l’aspetto “neutrale” della pigmentazione di queste statue non era affatto quello che si vede oggi:

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Quando si pensa al mondo antico, probabilmente si immaginano imponenti edifici di marmo bianco, ornati da statue anch’esse di marmo bianco. Non sei solo – molte persone immaginano la stessa cosa. Ma abbiamo tutti clamorosamente torto. Gli edifici e le sculture antichi erano in realtà molto colorati. I Greci ed i Romani dipingevano le loro statue per farle assomigliare a corpi reali e spesso le doravano in modo che brillassero come dei. Allora perché apparentemente ogni museo del pianeta terra è pieno di sculture in marmo bianco? In parte è un errore onesto. Dopo la caduta di Roma, antiche sculture furono seppellite o lasciate all’aperto per centinaia di anni. All’inizio del Rinascimento nel 1300, la loro vernice era svanita. Di conseguenza, gli artisti hanno scoperto e copiato l’arte antica non si sono resi conto di quanto fosse colorata. Ma il marmo bianco non sarebbe potuto diventare la norma senza una certa ignoranza intenzionale. Anche se c’erano molte prove che la scultura antica fosse dipinta, artisti, storici dell’arte e il pubblico in generale hanno scelto di ignorarla. La cultura occidentale sembrava accettare collettivamente che il marmo bianco fosse semplicemente più bello. Oggi, la storia dell’arte è più interessata all’accuratezza che a ciò che potrebbe apparire migliore. Quindi team di ricercatori usano una combinazione di arte e scienza per creare minuziosamente ricostruzioni di statue antiche, mostrandoci i veri colori dell’antichità classica:

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Gran parte del lavoro di ricostruzione mostrato in questo video è stato realizzato dal Polychromy Research Project, guidato dai conservazionisti Vinzenz Brinkmann e Ulrike Koch-Brinkmann. Per vedere più del loro lavoro puoi acquistare il loro libro, “Gods in Color: Polychromy in the Ancient World” . L’argomento è affrontato in questo filmato diffuso su YouTube dal canale Vox:

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