Come riportato anche dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano, sono state ben quattro le potenti scosse di terremoto avvenute in Bosnia ed Erzegovina:
Tutto è cominciato nella serata dello scorso 22 aprile 2022 quando un potente terremoto di magnitudo 6.0, causando alcuni crolli, feriti e persino il decesso di una persona. Stando ai dati scientifici, l’epicentro del sisma è stato individuato in un’area ubicata a nord di Dubrovnik, con una profondità stimata è di circa 10 km. Nel giorno successivo, si sono manifestate altre due forti scosse: una di magnitudo 4.0 e l’altra di magnitudo 4.4 . Nelle prime ore del 24 aprile, è stata registrata una quarta scossa, più potente delle due precedenti, di magnitudo 5.1. Cosa sta accadendo in questa zona del mondo è oramai ben noto ai geologi:
Come per il potente terremoto avvenuto in Croazia nel 2020, infatti, la potente sequenza di attività sismiche si è svolta nella zona DISS, un sistema montuoso speculare a quello Appenninico che vede movimenti traspressivi capaci di provocare una compressione tra faglie che interessano le Alpi Dinariche (Dinaridi), coinvolgendo non solo l’altra sponda del Mediterraneo (Bosnia, Croazia, Albania) ma anche la catena dell’Appennino italiano: l’unica vera divisione di queste zone è, di fatto, il Mar Adriatico. Lo scontro (e i terremoti) tra queste faglie attive appaiono inevitabili e periodici. Concetti ben espressi anche nel corso di un video-approfondimento risalente al 2020, quando si analizzavano le cause del terremoto avvenuto nella vicina Croazia: