E’ stato pubblicato un articolo in cui l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) spiega perchè la Pianura Padana, che ha un’estensione di circa 50mila chilometri quadrati dal punto di vista geologico fa parte dell’Africa.
Centinaia di milioni di anni fa, i continenti non esistevano erano semplicemente un unico grande continente chiamato “Gondwana”. Quando iniziò a scindere piano piano ha portato poi quella che è la situazione attuale e la divisione dei vari continenti, tutti ancora in continui mutamento. In base agli studi e alle ricerche sul nostro pianeta ci sono dai quattro ai sette continenti, quello sicuramente più conosciuto è quello legato alla divisione dei 6: Africa, America, Antartide, Asia, Europa e Oceania. Il polo sud è escluso, in quanto disabitato.
Ma come potrebbe la Pianura Padana far parte a livello geologico dell’Africa? Tutto dipende dalla tettonica a placche, in base alla quale la parte più esterna della Terra è formata e questi piccoli strati che interagiscono tra di loro. Questo spiega i terremoti, le attività vulcaniche, le catene montuose e tanto altro. Le placche non sono fisse, ma “galleggiano” nella parte superiore del mantello, sotto la crosta terrestre. Il movimento che esse producono è impercettibile, perchè si tratta di pochi millimetri all’anno.
I movimenti legati alle placche a contrasto possono essere differenti e andar a modificare la geologia del pianeta. Legate a questa teoria, il Mar Mediterraneo si trova proprio in linea con una di queste placche principali: a sud quella africana e a nord quella euroasiatica.
Nello studio in questione Pianura Padana, Puglia, Molise, Abruzzo e altre regioni sono legate alla placca africana che penetra all’interno di quella Euroasiatica per tantissimi chilometri che arriva sino in Africa, compreso il Madagascar. Questa collisione esiste da 100 milioni di anni che hanno dato vita a catene montuose come Alpi e Appennini e le isole Eolie. Questo è può spiegare perchè alcune zone hanno un’attività sismica maggiore rispetto alle altre, come in Emilia Romagna.
