Il mistero dei buchi sul fondo dell’oceano Atlantico

Nell’Oceano Atlantico c’è una stranezza che anche gli esperti non riescono a capire cosa sia. Sono stati trovati una serie di buchi tutti uguali e perfetti a 2,7 chilometri di profondità. Le fotografie sono state pubblicate sul gruppo social del progetto Ocean Exploration della National Oceanic and Atmospheric Administration, cioè l’ente americano che si occupa della ricerca oceanografica.

Questi fori sono stati avvistati a Nord delle Azzorre, lungo la cresta vulcanica sul fondo del mare che si chiama Mid-Atlantic Range una catena montuosa sottomarina che è lunga centinaia di chilometri. In questa zona molto misteriosa ed inesplorata son stati ritrovati questi fori, tramite un mezzo telecomandato che scandagliato tutto il fondale. I fori nella sabbia sono tutti uguali e posizionati tutti alla stessa distanza:

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Questo fenomeno non è la prima volta che viene scoperto, già nell’estate del 2004 a circa 27 miglia dal luogo di cui stavamo parlando poco fa sono stati ritrovati altri fori nel fondale. Il ritrovamento ha sconvolto i ricercatori, i fori sembrano fatti dall’uomo, ma sono impossibili da realizzare a mano, si può ipotizzare che siano stati realizzati attraverso qualche strumento, ma di cosa si tratta? C’è chi è convinto invece che siano state realizzate da un animale, oppure una missione segreta petrolifera. Si potrebbe trattare di erosione legata alle correnti d’acqua, oppure a grotte sottomarine.

In un articolo apparso sul New York Times gli scienziati che hanno partecipato alla spedizione spiegano che non è stato possibile sino ad ora definire quali siano le cause, le ipotesi più accreditate sono legate all’idea che un organismo o un grosso animale che vive da quelle zona possa aver creato questi fori. Questi fori ricordano molto dei sedimenti superficiali creati dalla bioturbazione (cioè sedimenti lasciati da organismi viventi), ma la reale origine non si conosce.

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C’è qualcosa di molto importante e misterioso sotto gli abissi marini, che ancora non conosciamo bene. L’obiettivo del progetto Ocean Exploration è proprio quello di approfondire e studiare tutto ciò che c’è di nuovo sotto i fondali marini, soprattutto nei pressi dei vulcani sottomarini.

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