Non hanno bisogno di un tetto, non sono ingombranti e appunto producono un risparmio in bolletta del 25%. Si tratta di uno dei metodi più semplici da realizzare e sostenibili per abbattere il caro bolletta. Il costo non è eccessivo e i costi di installazione in alcuni casi si riducono fino ad azzerarsi.
Il loro costo si aggira tra i 600 e 1000 euro, sono previsti anche incentivi, come la detrazione fino al 50% facendo ad esempio una ristrutturazione edilizia. Per poterli installare, basta un balcone esposto a sud, per abbattere almeno di un quarto il costo delle bollette.
Se si sceglie di installare un singolo pannello è un conto, ma se l’idea è installarne più di uno, per evitare contenziosi da parte del condominio stesso, l’ideale è richiedere una delibera scritta da parte del condominio. Queste installazioni si possono estendere anche in zone con vincoli paesaggistici, a meno che il comune non ha imposto dei vincoli più severi.
Prima di installare, ovviamente bisogna valutare se il balcone abbia una buona esposizione a sud e che non sia limitato da ombra di alberi o altri edifici. Solitamente un impianto del genere prevede l’installazione di almeno un paio di pannelli con una potenza che varia tra i 350 e i 400watt. Nel kit acquistato c’è anche il microinverter che trasforma la corrente continua in corrente alternata e la immette nella rete.
Ma quanta corrente elettrica può produrre un impianto del genere? Considerando una struttura da 350watt produce in in un anno circa 400kwh di energia. Quindi equivale al consumo di un frigorifero e di un climatizzatore. Con due pannelli solari il risparmio arriva al 25% sulla bolletta. Su una bolletta di circa 100euro al mese, il risparmio sarà di 300euro l’anno.