Molto è cambiato nel mondo da quando Elisabetta, morta giovedì all’età di 96 anni, salì al trono britannico nel 1952. Per cominciare, l’Impero britannico ha visto un’ondata di decolonizzazione; i viaggi aerei, la televisione e Internet hanno trasformato il modo in cui vivono così tante persone; le persone hanno viaggiato nello spazio; le donne sono diventate capi di stato, anche come primi ministri britannici; e il Regno Unito andava e veniva dall’Unione Europea.
Ecco uno sguardo a 10 momenti memorabili dei 70 anni di regno della regina Elisabetta, il più lungo della storia britannica.
Ascensione al trono e incoronazione (1952, 1953)
Elisabetta divenne regina il 6 febbraio 1952, quando suo padre, re Giorgio VI, morì. Aveva solo 25 anni. La sua incoronazione non ebbe luogo fino a 16 mesi dopo. La cerimonia è stata la prima ad essere trasmessa in diretta televisiva ed è stata seguita da oltre 20 milioni di persone nel Regno Unito. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 8.000 ospiti VIP, tra cui molti leader mondiali. Più di 3 milioni di britannici hanno seguito le strade per la sua processione dall’Abbazia di Westminster, dove si è svolta la cerimonia, a Buckingham Palace.
“Mi sono sinceramente impegnato al vostro servizio, come molti di voi sono impegnati al mio”, ha detto la regina durante un discorso trasmesso dopo l’incoronazione. “Per tutta la mia vita e con tutto il mio cuore mi sforzerò di essere degno della tua fiducia”.
Visita in Germania Ovest (1965)
Elisabetta e suo marito, il principe Filippo, fecero una visita di 10 giorni nella Germania occidentale nel maggio 1965, rendendo la regina la prima sovrana britannica a visitare la Germania in più di mezzo secolo. Il viaggio ha segnato il 20° anniversario della fine della seconda guerra mondiale ed è stato visto come il culmine della riconciliazione politica dei due paesi.
Tragedia di Aberfan (1966)
Il 21 ottobre 1966, un incidente in una miniera di carbone nel villaggio gallese di Aberfan provocò una valanga di fango, acqua e detriti che spazzò via una scuola elementare, uccidendo 116 bambini e 28 adulti.
Il giorno successivo il principe Filippo ha visitato il luogo del disastro, ma la regina Elisabetta ha ritardato la sua visita per più di una settimana, credendo che avrebbe distratto dagli sforzi di salvataggio e recupero.
Secondo diversi resoconti di persone all’interno della sua cerchia ristretta, Elizabeth si è profondamente pentita di non essersi recata ad Aberfan prima.
“È stata una sorta di lezione per noi che devi mostrare comprensione ed essere presente sul posto, cosa che penso che la gente desiderasse da lei”, ha detto Sir William Heseltine, che ha lavorato nell’ufficio stampa reale, nel documentario “Elizabeth : La nostra regina”, secondo Town & Country .
Il primo walkabout (1970)
Prima del tour della regina del 1970 in Australia e Nuova Zelanda, i monarchi britannici salutavano i sostenitori da una distanza di sicurezza. Ma Elizabeth ha cambiato le cose per sempre quando lei e Philip hanno passeggiato per le strade di Sydney per salutare la folla da vicino e di persona, stringendo la mano lungo la strada.
“Non ci siamo mai stretti la mano [prima]”, ha detto il principe Anna, la figlia della regina, anche lei in viaggio, in un documentario della HBO “Queen of the World”. “La teoria era che non potevi stringere la mano a tutti, quindi non iniziare.” Da allora, le “passeggiate” sono state un rituale comune tra la famiglia reale, sia all’estero che in patria.
Visita in Cina (1986)
Nell’ottobre 1986, la regina Elisabetta ha fatto la storia diventando il primo monarca britannico a recarsi in Cina. È ampiamente considerato come uno dei tour più importanti del suo regno ed è accreditato per essere un passo diplomatico fondamentale verso il miglioramento delle relazioni tra le due nazioni. La visita è avvenuta due anni dopo che il governo del primo ministro Margaret Thatcher ha accettato di trasferire la sovranità di Hong Kong alla Cina a partire dal 1997.
“Sono fiduciosa che lo spirito di cooperazione che si è costruito in questo modo continuerà a fornire una base affidabile per le politiche fantasiose che sono racchiuse in quel documento”, ha detto la regina Elisabetta durante la visita, riferendosi all’accordo di Hong Kong.
Il regno di Elisabetta ha certamente visto la sua parte di tragedia e avversità, ma il 1992 è stato particolarmente difficile.
Quell’anno, tre dei suoi figli – i principi Carlo e Andrea e la principessa Anna – videro i loro matrimoni andare in pezzi. C’è stato anche un grande incendio al Castello di Windsor, una delle residenze ufficiali della regina, che è scoppiato quando un riflettore ha acceso una tenda.
In un discorso in occasione del Giubileo di Rudy – 40 anni sul trono – Elisabetta ha osservato che il 1992 era “annus horribilis”, latino per “anno orribile”.
Morte della principessa Diana (1997)
La regina e la famiglia reale sono state criticate per la loro risposta iniziale alla morte della principessa Diana, l’ex moglie del principe Carlo, uccisa all’età di 36 anni in un incidente d’auto a Parigi mentre era seguita dai paparazzi.
Mentre la Gran Bretagna piangeva, Elisabetta rimase in silenzio e rimase al castello di Balmoral in Scozia invece di tornare a Londra, e Buckingham Palace si rifiutò di cedere alle pressioni pubbliche per sventolare la bandiera dell’Unione a mezz’asta.
Al funerale di Diana, tuttavia, la regina Elisabetta si inchinò al passaggio della bara della principessa. E in un discorso alla nazione, il monarca ha detto di Diana: “Era un essere umano eccezionale e dotato. Nel bene e nel male, non ha mai perso la capacità di sorridere e ridere, né di ispirare gli altri con il suo calore e gentilezza. L’ammiravo e la rispettavo per la sua energia e il suo impegno verso gli altri”.
Visita in Irlanda (2011)
Nel maggio 2011, Elisabetta è diventata la prima monarca britannica a fare una visita di stato in Irlanda poiché faceva parte del Regno Unito.
L’Irlanda ha iniziato a combattere per la sua indipendenza quasi un secolo prima e i due paesi hanno avuto relazioni tese per decenni. La visita di quattro giorni ha contribuito a rafforzare le relazioni tra i paesi vicini e ha ottenuto ampi consensi dai legislatori irlandesi.
Al Garden of Remembrance, la regina chinò il capo in onore dei soldati irlandesi morti combattendo le forze britanniche.
“Con il senno di poi, tutti possiamo vedere cose che vorremmo fossero state fatte diversamente o per niente”, ha detto.
Morte del principe Filippo (2021)
Il 9 aprile 2021, il principe Filippo, marito di Elisabetta da 73 anni, è morto all’età di 99 anni. Le foto hanno mostrato la regina seduta da sola al suo funerale a causa dei protocolli COVID-19, che hanno suscitato simpatia da persone di tutto il mondo. Nel suo discorso di Natale dello scorso anno, Elisabetta ha reso omaggio a Filippo, il duca di Edimburgo.
“Il suo senso del servizio, la curiosità intellettuale e la capacità di spremere il divertimento da ogni situazione – erano tutti irrefrenabili”, ha detto. “Quel luccichio malizioso e interrogativo alla fine è stato luminoso come quando l’ho visto per la prima volta”.
Giubileo di platino (2022)
Era diventato evidente che la salute della regina stava peggiorando a giugno durante il Giubileo di platino, segnando i suoi 70 anni sul trono.
Ha partecipato ad alcuni eventi, ma è stata assente per altri. Ad esempio, secondo i funzionari del palazzo, la regina è stata costretta a saltare il servizio giubilare nella cattedrale di St. Paul perché ha provato disagio guardando la parata il giorno prima dal balcone di Buckingham Palace.
Tuttavia, i festeggiamenti si sono rivelati un’ultima opportunità per la Gran Bretagna di celebrare il loro monarca.
“Quando si tratta di come celebrare 70 anni come tua regina, non c’è una guida da seguire”, ha detto Elizabeth in una dichiarazione successiva. “È davvero la prima volta. Ma sono profondamente commossa dal fatto che così tante persone abbiano preso per le strade per celebrare il mio Giubileo di platino. Anche se potrei non aver partecipato a tutti gli eventi di persona, il mio cuore è stato con tutti voi.”
