Nell’ultimo periodo la Luna è sicuramente sotto la lente d’ingrandimento della Nasa, oltre alla missione Artemis, gli studiosi si stanno concentrando su alcuni vortici presenti sul suolo lunare, ma cosa sono? Tutto è partito da un’immagine pubblicata dalla Nasa.
Attraverso, l’ LRO sigla che indica Lunar Reconaissance Orbiter, sono state scattate immagini molto interessanti. Il lancio di questo strumento è stato effettuato nel 2019 e lo scopo è quello di utilizzarlo per poter studiare più da vicino il nostro satellite. Negli scatti effettuati si notano delle macchie bianche, ecco cosa sono:
Questi vortici lunari, sono dei veri turbinii della luna, questa macchia visibile si trova al centro di Oceanus Procellarum, che si trova ad ovest della faccia visibile, si tratta di un vastissimo mare. I vortici ricordano delle nuvole molto grandi e luminose, il più grande è di 70km. Il fenomeno è legato al magnetismo crostale, ma cosa significa?
Stiamo parlando di un campo magnetico che si trova sulla crosta di un qualsiasi corpo celeste, con una temperatura tale che riesce a magnetizzare i composti di ferromagnetico. Le radiazioni solari vanno a colpire la Luna, alcune anomalie magnetiche creano la giusta schermatura, proteggendo le zone più luminose. Altre zone invece non sono cosi protette e risultano essere “scottate” e questo va a “creare” questi vortici lunari tanto visibili.
Con molta probabilità c’è un collegamento tra l’aspetto i vortici della Luna e la loro conformazione, legati questo ci sono gli agenti atmosferici spaziali. Grazie al progetto Artemis si cercherà di approfondire proprio questo aspetto.
Il Lunar Renaissance Orbiter è stato ideato anche per raccogliere altri tipi di informazioni, studiando anche le radiazioni provenienti dallo spazio profondo, inoltre è alla ricerca di eventuali depositi d’acqua e infine mappa la superficie lunare per poter capire se ci siano altre zone migliori per possibili futuri atterraggi.
