Gli scienziati dell’agenzia statunitense inizieranno a lavorare su uno studio dettagliato della struttura e degli strumenti tra pochi giorni. La fioritura spaziale del 2022 non poteva essere altro che il ritorno della navicella Orion nel luogo da cui era partita a novembre: il Kennedy Space Center in Florida (Stati Uniti). Questo ritorno alle origini è solo il primo passo dopo la conclusione della missione Artemis I l’11 dicembre, quando la capsula è precipitata nell’Oceano Pacifico in una seguitissima trasmissione in Spagna.
La manovra di salvataggio è stata effettuata dalla nave della Marina americana USS Portland, che l’ha portata successivamente alla base navale di San Diego (California), dove si è trasferita al trasporto terrestre fino a raggiungere la Florida. I passi successivi saranno in linea con l’analisi della sonda Orion e quindi adempiranno alla missione di Artemis I, che non era altro che servire come test della tecnologia.
The @NASA_Orion spacecraft, which recently traveled around the Moon on Artemis I, is now back at @NASAKennedy. The spacecraft arrived at the Multi-Payload Processing Facility (MPPF) at approximately 4:15 p.m. today. pic.twitter.com/fvqDaiyrbL
— NASA’s Exploration Ground Systems (@NASAGroundSys) December 30, 2022
Come indicato dalla NASA, gli scienziati inizieranno a svolgere un lavoro analitico sui carichi a bordo come il manichino che è stato a bordo di Orion e che sarà fondamentale per convalidare l’abitabilità della capsula. Anche l’indicatore di gravità zero sotto forma di peluche di Snoopy e il kit di volo ufficiale della missione.
Anche se, senza dubbio, uno degli elementi che riceveranno maggiore attenzione dai membri della NASA è lo scudo termico . Verrà disinstallato dalla fusoliera di Orion e sarà sottoposto allo studio più accurato per determinarne l’idoneità alle missioni successive.
Artemis I è stato un importante passo avanti come parte degli sforzi di esplorazione lunare della NASA e pone le basi per l’imminente Space Launch System (SLS) e la missione del razzo Orion.
La missione Artemis II avrà già a bordo degli astronauti che dovranno svolgere una missione di andata e ritorno molto complessa intorno alla Luna, senza però calpestarla di fatto. Dovrebbe essere fatto per tutto il 2024 se non ci saranno ulteriori ritardi. La NASA ha commentato che annuncerà l’equipaggio di 4 persone per questa seconda missione all’inizio del 2023, senza specificare altro.
Il culmine arriverà, al più presto, nel 2025 con Artemis III e l’umanità che ritornano sul satellite. Ci attendono molte incertezze, principalmente da parte della navicella spaziale Starship di SpaceX, che fungerà da veicolo di atterraggio che raccoglierà gli astronauti da Orion e li porterà sulla superficie lunare.