Segnali radio dalla galassia a quasi nove miliardi di anni luce di distanza ricevuti da uno scienziato sulla Terra

In quella che è un’incredibile scoperta che potrebbe portare gli scienziati a saperne di più sui primi anni dell’Universo, il segnale è stato rilevato da una lunghezza d’onda unica nota come “linea di 21 centimetri” o “linea dell’idrogeno“:

Galassia lontana 8,8 miliardi di anni luce dalla Terra: cattura-record di  un segnale grazie a un'increspatura nello spazio-tempo. Che cosa sappiamo

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Considerato che l’idrogeno è diffuso in tutto l’universo, la sua presenza indica un modo sicuro per gli scienziati di mappare e identificare la posizione delle galassie. Gli astronomi usano i radiotelescopi per raccogliere segnali di lunghezza d’onda di 21 cm per mappare l’universo. Secondo quanto riferito, questa lunghezza d’onda è emessa da atomi di idrogeno neutri, ha dichiarato Space.com venerdì (20 gennaio). Scienziati in Canada e in India hanno catturato il segnale da una “galassia in formazione stellare” dal nome piuttosto complicato, “SDSSJ0826+5630“, utilizzando un enorme telescopio in India. Le ricerche hanno utilizzato il Giant Metrewave Radio Telescope:

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Il segnale è stato emesso quando la Via Lattea, la galassia di 13,8 miliardi di anni in cui risiede il pianeta natale, aveva solo 4,9 miliardi di anni. “È l’equivalente di uno sguardo indietro nel tempo di 8,8 miliardi di anni“, ha condiviso in una dichiarazione l’autore e cosmologo post-dottorato del Dipartimento di Fisica della McGill University Arnab Chakraborty. Fino a poco tempo fa, le onde radio di 21 cm di lunghezza d’onda erano state registrate solo da galassie vicine. “Una galassia emette diversi tipi di segnali radio”, ha detto. “Fino ad ora, è stato possibile catturare questo particolare segnale solo da una galassia vicina, limitando la nostra conoscenza a quelle galassie più vicine alla Terra“. È la prima volta che un segnale di questo tipo viene rilevato da una distanza così grande. L’incredibile scoperta è stata annunciata la scorsa settimana negli Avvisi mensili del Royal Astronomical Society Journal. Il fenomeno naturale noto come lente gravitazionale ha aiutato gli scienziati a catturare il segnale. Il coautore dello studio Nirupam Roy ha dichiarato:

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“La lente gravitazionale ingrandisce il segnale proveniente da un oggetto distante per aiutarci a scrutare nell’universo primordiale”. Questo segnale è stato deviato dalla presenza di un’altra galassia e ingrandito, permettendo al telescopio di captarlo, in questo caso. I ricercatori sono stati in grado di misurare la composizione fas della lontana galassia da cui proveniva il segnale grazie al segnale stesso. Hanno scoperto che la massa atomica del contenuto fas della galassia lontana era quasi il doppio della massa delle stelle a noi visibili. Anche se questo significa che gli alieni non hanno contattato la Terra in questa occasione, il segnale è ancora un’enorme scoperta per aiutare gli scienziati a capire come si evolvono le stelle e le galassie.

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