Archeologia, decifrato “l’indecifrabile” papiro di Ercolano grazie all’Intelligenza Artificiale

Dopo anni di tentativi, per la prima volta nella Storia dell’archeologia, i ricercatori sono riusciti a identificare una parola completa in uno dei papiri di Ercolano:πορφύραc” (porpora). Stando a quanto si apprende, infatti, la scoperta è stata annunciata dal professor Brent Seales, ingegnere informatico dell’Università del Kentucky, e da altri ricercatori che a marzo, con il sostegno di investitori della Silicon Valley, che hanno lanciato la Vesuvius Challengecondividendo migliaia di immagini 3D a raggi X di due rotoli e tre frammenti di papiro per coinvolgere la comunità scientifica nella decifrazione dei testi offrendo premi in denaro a chi riesce a individuare le parole:

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Stando a quanto si apprende, lo studente laureato del professor Seales Stephen Parsons ha lavorato sul rilevamento dell’inchiostro dalle scansioni CT utilizzando modelli di apprendimento automatico e ha riscontrato successo con i frammenti staccati. Questo primo successo ha così catturato l’attenzione degli imprenditori tecnologici Nat Friedman e Daniel Gross, che avviarono la Vesuvius Challenge per accelerare questo progresso. Hanno lanciato un concorso aperto nel marzo del 2023 e, oltre a un primo premio di 700.000 dollari, hanno assegnato diversi premi minori per lo sviluppo di strumenti e tecniche open source. All’inizio dell’estate, un piccolo gruppo di annotatori (il “team di segmentazione”) si è unito al nostro impegno. Hanno iniziato a mappare la struttura 3D della pergamena utilizzando strumenti inizialmente creati da EduceLab e migliorati dalla nostra comunità. A luglio avevamo segmentato e “virtualmente appiattito” centinaia di cm2 di papiro.

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“Cosa ci mostrerà il contesto?”, rilancia fiducioso il professor Seales, “Plinio il Vecchio parla di ‘porpora’ nella sua ‘Storia naturale’ riguardo al processo di produzione della porpora di Tiro da alcuni molluschi […] Non si sa ancora di cosa parli questo rotolo in particolare, ma credo che presto verrà svelato”. I primi a raggiungere l’obiettivo sono stati due giovani studenti di informatica, Luke Farritor in Nebraska e Youssef Nader a Berlino, che in modo indipendente hanno trovato la stessa parola, scritta in greco antico in uno dei rotoli. Farritor, che ha battuto sul tempo il collega, ha vinto il premio di 40.000 dollari, mentre a Nader ne vanno 10.000.

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I papiri di Ercolano:

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Scoperte a metà del Settecento da un contadino mentre scavava un pozzo, le pergamene appartenevano alla biblioteca di una villa che si pensa fosse appartenuta a un importante uomo di Stato romano, forse Lucio Calpurnio Pisone Cesonino, suocero di Giulio Cesare. Tra i marmi e i preziosi affreschi furono trovati centinaia di rotoli carbonizzati dal materiale vulcanico nell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Conservati intatti ma estremamente fragili, molti papiri furono distrutti nei primi tentativi di aprirli. Alcuni vennero faticosamente srotolati dalla proverbiale pazienza di un monaco. Ne rimangono più di seicento da aprire e da leggere. I papiri di Ercolano sono un corpus di oltre 1 800 papiri rinvenuti nella cosiddetta Villa dei Papiri a Ercolano nel XVIII secolo, carbonizzati dalla nota eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C.

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I papiri sono stati rinvenuti in una biblioteca situata in una delle sale della villa, che era la residenza di un ricco patrizio romano. La biblioteca era composta da circa 200 scaffali, sui quali erano disposti i papiri, conservati in rotoli. L’eruzione del Vesuvio ha carbonizzato i papiri, rendendoli fragili e difficili da leggere. Nel corso dei secoli, molti papiri sono stati distrutti o danneggiati dagli operai e dagli studiosi che tentavano di estrarli dalla roccia vulcanica. Ad oggi, sono stati recuperati e srotolati circa 1 756 papiri e frammenti. I papiri sono stati catalogati e studiati da studiosi di tutto il mondo. I papiri di Ercolano rappresentano una preziosa fonte di informazioni sulla cultura e la letteratura greca e romana. I testi ritrovati includono opere di filosofia, letteratura, storia, scienza e medicina. Tra i papiri più importanti vi sono:

  • Le opere di Epicuro, tra cui il suo trattato “De rerum natura”.
  • Le opere di Filodemo di Gadara, un filosofo epicureo.
  • Le opere di Filostrato, un filosofo e scrittore greco.
  • Un frammento del “De bello gallico” di Cesare.
  • Un frammento dell'”Eneide” di Virgilio.

I papiri di Ercolano sono ancora in fase di studio e continuano a fornire nuove informazioni sulla cultura e la letteratura dell’antica Grecia e Roma. Gli studiosi hanno un enorme interesse per i rotoli di Ercolano, contenuti nell’unica biblioteca che è giunta intatta fino a noi dall’antichità. La maggior parte dei testi analizzati finora – in particolare dagli esperti in papiri dell’Università di Napoli Federico II – sono scritti in greco antico, ma alcuni potrebbero essere in latino. Frammenti hanno rivelato lettere da “Sui vizi e le opposte virtù” di Filodemo di Gadara e dettagli sulla storia dinastica ellenistica.

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Dalla tomografia all’Intelligenza Artificiale

Sono anni che Brent Sales e il suo team cercano di trovare il modo per leggere dentro i rotoli. La ricerca è partita con l’uso della tomografia a raggi X e del microscopio elettronico a scansione per “srotolare” virtualmente i papiri senza danneggiarli. Dopo essere riusciti a decifrare senza aprirlo un rotolo ritrovato a En Gedi, la tecnica non invasiva è stata applicata ai papiri di Ercolano. Le immagini ad altissima risoluzione ottenute sono servite ad addestrare i modelli di machine learning a evidenziare e amplificare le tracce di inchiostro nel materiale incenerito. “Per me, leggere le parole contenute nei rotoli di Ercolano è come mettere un piede sulla Luna”, ha commentato il professor Seales. In precedenza, le tecniche di lettura tradizionali si sono basate sulla rimozione dei papiri dalla roccia vulcanica e sul loro srotolamento. Questa tecnica, però, può danneggiare i papiri mentre la nuova tecnologia può scoprirne i segreti garantendone la preservazione.

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Fonti:

https://scrollprize.org/firstletters

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https://www.rainews.it/photogallery/2023/10/papiri-di-ercolano-decifrata-la-prima-parola-con-aiuto-intelligenza-artificiale-74d032e5-2f60-4e30-9c47-28f4c3b038f7.html

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