È morto a 78 anni Paul Alexander, conosciuto come “l’uomo dal polmone d’acciaio”. Alexander ha trascorso 70 anni della sua vita all’interno di un macchinario che lo teneva in vita, dopo essere stato colpito dalla poliomielite all’età di 6 anni:
La sua storia di Paul Alexander:
Nel 1952, Alexander contrasse la poliomielite, una malattia virale che attacca il sistema nervoso e può causare paralisi. All’epoca, non esisteva un vaccino e la sua prognosi era infausta. Fu ricoverato in ospedale e posto in un polmone d’acciaio, un dispositivo che respirava al posto suo.
Una vita contro ogni avversità:
Nonostante le circostanze avverse, Alexander ha condotto una vita straordinaria. Ha frequentato l’università, ottenendo una laurea in legge, e ha esercitato la professione di avvocato. Ha scritto un libro di memorie, “Three Minutes for a Dog”, e ha viaggiato in tutto il mondo.
Le sue parole:
In un’intervista del 2020, Alexander aveva confessato: “Mi sento solo e a volte disperato“. La sua esistenza era certamente difficile, ma ha dimostrato una forza d’animo e una tenacia fuori dal comune.
Un simbolo di speranza:
Paul Alexander è stato un simbolo di speranza e di perseveranza per molte persone. La sua storia ci insegna che è possibile superare le avversità e vivere una vita piena, anche di fronte a sfide immense.
La sua eredità:
La scomparsa di Alexander lascia un vuoto incolmabile. Tuttavia, la sua storia continuerà ad ispirare le persone a non arrendersi mai, anche di fronte alle difficoltà più grandi. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un video diffuso negli ultimi anni:
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