Hiroshima: Obama non ha chiesto scusa. Ma la responsabilità non è solo politica

Obama-conquista-HiroshimaLeggo da un giornale online:Non ha chiesto scusa ai giapponesi e al Giappone per le due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. È sceso dall’elicottero primo presidente americano in carica che faccia una tale visita ed ha incontrato alcuni dei centoventimila superstiti dei due bombardamenti atomici che provocarono poco meno di duecentomila morti, se si includono quelli per leucemia e cancro degli anni successivi”. Molti, ovviamente i commenti indignati. Anche io sono indignato. Ma comprendo anche che Obama non è il responsabile diretto degli apocalittici eventi che conclusero la II Guerra Mondiale. Egli dovrebbe essere invece responsabile dell’influenza sull’UE, sulla NATO e su accordi economici come il TTIP.

Nei casi storici, il problema non è dare la colpa al politico di turno, responsabile, co-responsabile o indirettamente responsabile delle azioni passate, ma individuare i meccanismi, le singole situazioni, gli interessi e anche, qualora ci fossero (e probabilmente si) soggetti che, a prescindere dalle amministrazioni politiche, agiscono indisturbati da decenni, celando dietro ogni scelta bellica, un susseguirsi di compravendita delle armi, la spartizione degli organismi internazionali e la speculazione finanziaria. Sotto questo aspetto, una scusa in meno risulta semplicemente un atto simbolico, a dispetto di tutto ciò che poi avviene dietro le quinte. Sperando che quel “non ha chiesto scusa” non simboleggi una rivalutazione dell’uso dell’arma nucleare.

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Nick

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