La notizia della dichiarazione di guerra mossa dalla Russia ai Turchi ci aveva messo qualche mese per raggiungere la sperduta regione della Khevsuria, da dove venivano questi uomini. Ma quando ne erano venuti a conoscenza si erano riuniti e avevano deciso che il loro popolo avrebbe combattuto l’antico nemico Ottomano. Anche se i Khevsur hanno combattuto a fianco dell’esercito russo in molte occasioni, non solo nella prima guerra mondiale, è improbabile che i loro alleati russi li lasciassero scontrarsi con gli spadaccini e l’armatura di cotta di maglia . Inoltre, non sarebbe stata l’unica volta in cui le potenze alleate usavano strane armature corporee in una brutale guerra di trincea. Foto:
Etnografi e studiosi diedero varie spiegazioni della particolare cultura marziale e dell’equipaggiamento presente in Khevsuria. Una delle più strane riguarda il possibile isolamento di un numeroso contingente crociato proprio in quelle sperdute valli georgiane. E’ storicamente accertato che centinaia di cavalieri franchi combatterono in Georgia durante il medioevo, servendo re Davide IV e stanziandosi nel suo regno. Gli uomini khevsuri, armati di spade, ancora nel 1900 indossavano una cotta di maglia simile a quelle in uso nella Francia medievale, scudi con le lettere AMD (secondo alcuni studiosi da “Ave Mater Dei“, un motto crociato) e indumenti pieni di decorazioni con croci crociate e icone, nonostante continuassero a venerare anche divinità locali. Per ora questa rimane niente di più che una fantasiosa ipotesi, ma è un dato di fatto che questa popolazione mantenne fino al 1900 un equipaggiamento ispirato a quello dei soldati medievali. Qui sotto una foto scattata nel XIX secolo mostra un guerriero Adyghe (Circassi) della tribù dei Kabardin:
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