Camminare un chilometro al giorno a scuola, per dire no alla sedentarietà.

Nella scuola primaria di Coggiola, ogni giorno i bambini alle ore 10 fanno una passeggiata di venti minuti, coprendo un percorso di un chilometro, qualsiasi siano le condizioni meteo, il progetto si chiama :“Un chilometro a giorno” è partito proprio dall’iniziativa di una piccola scuola di montagna piemontese, proprio per contrastare il problema della sedentarietà: per incentivare fin dalla scuola primaria a fare movimento, non essere sedentari, e a “ossigenare la mente”, come si legge sul manifesto su cui viene presentata l’iniziativa.

Riportiamo qui un’intervista effettuata da: “La Vita Scolastica” a Luisa Dal Sasso, Daniela Monari e Paola Vercella Marchese, le insegnanti che stanno seguendo questo progetto:

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Com’è nata questa iniziativa?
Abbiamo partecipato a un corso della sezione di Biella della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Qui ci hanno parlato di un progetto nato in Scozia alcuni anni fa di promozione della salute attraverso passeggiate con gli studenti e che alcune scuole italiane avevano adottato. Abbiamo reputato l’idea interessante e l’abbiamo fatta nostra. Ogni giorno di scuola alle 10, dunque, smettiamo la lezione e percorriamo un chilometro di strada attorno alla scuola a passo veloce, per rientrare in classe venti minuti dopo, facendo successivamente l’intervallo.

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Chi aderisce a questo progetto?
Ogni mattina camminano con noi una trentina di studenti: la prima e la seconda classe è sempre presente, ma in alcuni giorni della settimana si aggiungono anche i bambini più grandi. È così da ottobre e l’idea è proseguire anche per il prossimo anno scolastico.

Come hanno risposto i bambini a questa vostra proposta? E in caso di maltempo, come vi comportate?
I bambini si dimostrano molto ben disposti e ormai è nella loro abitudine smettere di fare qualsiasi cosa alle 10 in punto per partire con la camminata. Si va con qualsiasi tempo, una volta siamo usciti anche con il nevischio. Non chiediamo un abbigliamento idoneo: le uniche volte che in inverno il clima era sfavorevole abbiamo invitato le famiglie a far indossare scarpe adatte, ma i bambini sono stati contenti. Quando hanno calzato i doposci, in particolar modo, erano felicissimi. Abbiamo passato un inverno clemente e siamo stati molto agevolati da questo punto di vista.

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Ci sono difficoltà durante il tragitto? La cosa è fattibile anche in città?
Il percorso è misto, c’è un po’ di salitina ma è fattibile. Fortunatamente il nostro è un piccolo paese, il traffico è limitato e le macchine non passano quasi mai. Ciò nonostante, pensiamo che l’attività possa essere replicata in città: a Biella stessa ci sono delle zone dove poter far camminare i bambini in sicurezza.

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L’interruzione della lezione crea problemi per la vostra didattica?
Assolutamente no. Il maggior ostacolo è psicologico, ovvero quello di fare la camminata a metà mattina. Secondo noi serve per rilassarsi e ripartire meglio a metà giornata. Anche gli esperti ci dicono che così facendo abituiamo i ragazzi al movimento e al contrasto di una vita sedentaria.

Camminare e un’alimentazione sana sono due elementi che vanno di pari passo…
Esatto, e per questo motivo nella scuola primaria di Coggiola, da molti anni, il martedì e il giovedì i bambini mangiano frutta, verdura o yogurt senza fare la solita merenda, aderendo al progetto europeo “Frutta nelle scuole”. Questo lavoro di educazione al benessere è stato implementato nei mesi scorsi con “Un chilometro al giorno”. I bambini sono molto scrupolosi: se la mamma non si ricorda delle disposizioni, sono gli stessi bambini che ci dicono di avere la “merenda sbagliata”. A quel punto noi forniamo della frutta a disposizione della mensa.

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Quali sono i prossimi passi del progetto “Un chilometro al giorno”?
A fine anno relazioneremo alla Lilt quanto abbiamo fatto su questa esperienza insieme all’attività svolta sulla merenda sana. Abbiamo avuto delle pubblicazioni sulla stampa in cui invitavamo la popolazione, i nonni e le persone di Coggiola a unirsi a noi nella camminata. Ancora non si è aggiunto nessuno ma le persone lo sanno: contiamo di andare avanti nel progetto, prima o poi qualcuno si unirà…

Fonte:giuntiscuola.it

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