Non è molto comune conoscere persone dotate da iperosmia, cioè avere una sviluppata sensibilità dell’olfatto per la quale odori comunemente non avvertibili, sono invece percepiti da alcuni soggetti. In Inghilterra, precisamente a Manchester, una 69enne infermiera in pensione, Joy Milne, ha scoperto di avere questa dote e di saper riconoscere, tramite l’olfatto, le persone affette da Alzheimer.
La donna si era resa conto di sentire un odore particolare dieci anni prima che al marito gli venisse diagnosticato il Parkinson. Un odore strano che l’infermiera aveva associato ai malati di Parkinson incontrati nell’ospedale dove aveva lavorato. Milne portò a conoscenza di questo ad un gruppo di scienziati che la sottoposero a dei test. L’esito dei test confermarono questa particolarità nella donna. Le furono date da annusare 12 t-shirt delle quali 6 erano state indossate da malati di Parkinson e le altre da persone sane. La donna identificò correttamente tutti i pazienti malati di Parkinson ma aveva riferito di sentire lo stesso odore sulla maglietta di una delle persone sane, un uomo a cui tre mesi dopo gli è stata diagnosticata la malattia.
Le persone affette da Parkinson hanno un particolare odore prodotto da delle molecole contenute nel sebo secreto dalla pelle. Ora i ricercatori dell’Università di Manchester hanno coinvolto nel loro lavoro, la preziosissima ex infermiera, per sfruttare la sua particolare capacità olfattiva nello sviluppo di un test per il riconoscimento nasale del Parkinson in stadio precoce e per arrivare quanto prima ad una veloce diagnosi.