I microbi potrebbero essere una nuova fonte più efficiente di alimenti ricchi di proteine ​​di alta qualità 19 AGOSTO 2021

Un nuovo studio ha dimostrato che la coltivazione di proteine ​​dai microbi potrebbe essere un sistema sostenibile ed efficiente. Il sistema alimentare odierno si concentra sulla coltivazione di colture, che richiedono molte risorse naturali come acqua, luce solare, anidride carbonica, azoto e, naturalmente, terra. Gran parte di questi prodotti si nutrono direttamente degli esseri umani, ma alcuni vengono incanalati prima verso un altro passaggio: gli animali, che hanno anche bisogno di terra e acqua prima di passare a fornire cibo per l’uomo. Ma una nuova fonte di cibo potrebbe essere aggiunta per snellire l’intero processo: i microbi.

Utilizzando gli stessi tipi di risorse, i microbi possono essere coltivati ​​per produrre biomassa che può essere trasformata in una polvere commestibile ricca di proteine ​​e altri nutrienti. Questo potrebbe alimentare il bestiame o diventare cibo per il consumo umano, riducendo la necessità di coltivare piante.

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Forniscono una fonte proteica di alta qualità composta da tutti gli amminoacidi essenziali, oltre a vitamine e minerali. Questa tecnologia ha il potenziale per supportare la produzione alimentare evitando danni all’ambiente. Gli attuali metodi di coltivazione contribuiscono all’inquinamento degli ecosistemi e all’esaurimento delle riserve idriche in tutto il mondo.

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Ma è pratico? Per il nuovo studio, un team guidato da scienziati dell’Università di Göttingen ha modellato impianti di produzione di alimenti microbici su larga scala, analizzando i requisiti energetici di ogni fase del processo e studiando diverse configurazioni e tipi di microbi. Le strutture modellate utilizzerebbero fonti di energia rinnovabile . L’anidride carbonica viene catturata dall’aria esterna e, utilizzando l’elettricità fornita dalle celle solari, viene convertita in cibo per i microbi in un bioreattore. Questi, a loro volta, producono biomassa che può essere trasformata in cibo.

Il team ha scoperto che, per chilogrammo, la produzione di proteine ​​microbiche richiedeva solo il 10% del suolo dai semi di soia, la coltura vegetale più efficiente. Anche il consumo di acqua è ridotto e la necessità di fertilizzanti è completamente eliminata. Gli allevamenti microbici potrebbero anche sfruttare aree non adatte all’agricoltura tradizionale, come i deserti. I modelli hanno anche mostrato che il sistema era ancora abbastanza efficiente a latitudini più elevate, dove non è disponibile così tanta luce solare.

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Naturalmente, questa polvere proteica non sarà un sostituto adatto per tutte le colture vegetali: il team sottolinea che cose come le barbabietole da zucchero non vengono generalmente coltivate per il consumo diretto, ma per altri usi nell’industria alimentare. Ma le proteine ​​microbiche potrebbero ridurre la necessità (e l’impatto ambientale) di prodotti come semi di soia e cereali coltivati ​​per nutrire il bestiame. È improbabile che sia un proiettile d’argento per il problema della sicurezza alimentare, ma le proteine ​​microbiche potrebbero essere solo una delle tante modifiche che dobbiamo apportare nelle nostre diete future. Altri potrebbero includere mangiare insetti e coltivare carne in laboratorio . Non sappiamo però le conseguenze a lungo termine che questo tipo di dieta potrebbe avere sulla nostra salute.

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Fonte: ecoinventos.com

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