Una riduzione dei tempi di negativizzazione nonché del ritorno precoce di sintomi come gusto ed olfatto è stata riscontrata da alcuni ricercatori riguardo l’uso di lattoferrina nei pazienti colpiti da sindrome da Covid-19:
E’ è il risultato importante emerso dallo studio interuniversitario, pubblicato su Frontiers in Pharmacology e su Journal of Enviromental and public Health, e coordinato da Elena Campione, professore associato presso la U.O.S.D di Dermatologia del Policlinico di Tor Vergata. Le caratteristiche cationiche di della Lattoferrina si legano alle cellule, proteggendo l’ospite da lesioni batteriche e virali. La sua attività antinfiammatoria è mediata dalla capacità di entrare all’interno del nucleo delle cellule ospiti, inibendo così la sintesi dei geni delle citochine proinfiammatorie. In particolare, Lf down-regola la sintesi di IL-6, che è coinvolta nei disturbi dell’omeostasi del ferro e porta al sovraccarico di ferro intracellulare, favorendo la replicazione virale e l’infezione. La nota attività antivirale di Lf è stata dimostrata contro DNA, RNA e virus avvolti e nudi e, pertanto, Lf potrebbe essere efficace nel contrastare anche l’infezione da SARS-CoV-2. La lattoferrina, conosciuta anche come lattotransferrina è una proteina globulare multifunzionale con attività antimicrobica, sia battericida che fungicida. Molteplici integratori a base di questa proteina sono in vendita online. Alcuni esempi:
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