La bevanda alle mandorle, più comunemente chiamata “Latte di mandorle” ha origini antichissime, nelle popolazioni del mediterraneo è presente già dal medioevo. Veniva consumato sia dai monaci Cristiani, che dai Mussulmani che lo consumavano durante i periodi di Quaresima evitando prodotti di origine animale. Si è diffuso molto grazie alla sua lunga conservazione a differenza di altri prodotti. Il latte vaccino veniva subito trasformato in formaggi o simili, proprio perchè aveva un processo di deterioramento molto più rapido.
Il latte di mandorla si può produrre utilizzando il panetto da sciogliere nell’acqua, oppure utilizzando le mandorle fresche. Questo procedimento richiede più tempo, dopo averlo frullato bisogna lasciare riposare il tutto almeno un ora e poi filtrare. Riporlo in frigo e a parte frullare la polpa filtrata con altra acqua, dopodichè lasciare un’altra ora a riposo. Infine filtrare ancora e unire i due preparati. Filtrare per l’ultima volta e dopo conservare in frigo.
Ma, consumare latte di mandorla fa bene? Secondo alcuni studi, consumare il latte di mandorla ha molti lato positivi, infatti aiuta ad esempio chi soffre di colesterolo alto e trigliceridi. Rispetto ad esempio anche all’uso dell’olio di oliva riduce per due volte il colesterolo e aiuta la salute del cuore.
Ricco anche di potassio, supporta chi ha bisogna di questo minerale e aiuta anche il funzionamento intestinale, essendo ricco di fibre. Ottimo anche da inserire in una dieta dimagrante, ha poco colesterolo e calorie a differenza del latte vaccina, ma anche rispetto a quello di soia, ovviamente non zuccherato. Quindi è davvero un dono della natura.